L'età napoleonica
Aspetti restaurativi e difesa delle conquiste rivolzionarie nella dittatura di Napoleone. (2 pagine, formato word) (0 pagine formato doc)
Croci Jvan 4^ A Informatica ASPETTI RESTAURATIVI E DIFESA DELLE CONQUISTE RIVOLUZIONARIE NELLA DITTATURA DI NAPOLEONE Napoleone e l'esercito rivoluzionario Fin dalle sue prime operazioni militari, il giovane Napoleone Bonaparte si distinse per le sue grandi capacità militari, comandando truppe ed eserciti con vera maestria.
Tutta la sua fortuna è nata dai numerosi successi in campo di battaglia, e proprio per questo Napoleone teneva molto al suo esercito: si era reso conto che questo era l'unico fondamento reale del potere e mezzo politico estremamente efficace. Il nuovo esercito nato durante la Rivoluzione francese era molto diverso da quello esistente durante l'Antico regime: la carriera militare ora non era più un'esclusiva della nobiltà, ma bensì un veicolo di promozione sociale per i ceti emergenti come la borghesia, senza limitazioni per nascita. Questo esercito, alimentato dalla coscrizione obbligatoria e poi dalla leva di massa, comprendeva uomini di diversa estrazione sociale con le stesse possibilità, animati dall'amore per la Francia rivoluzionaria, creando così una forza compatta e motivata. La dittatura napoleonica e lo strumento del plebiscito L'appoggio dell'esercito fornì a Napoleone un consenso illimitato che gli consentì di operare incontrastato. Progressivamente, con l'appoggio del popolo, ricostituì un potere assoluto di tipo monarchico. Furono indetti diversi plebisciti in cui il popolo dava il proprio consenso a Napoleone (non che ne avesse effettivamente bisogno), dando vita a una particolare organizzazione basata sul consenso popolare chiamata bonapartismo. La restaurazione del sistema monarchico: la nascita di una nuova aristocrazia Il 25 dicembre 1799 entrò in vigore con un plebiscito popolare la costituzione dell'anno VIII, in cui il governo era affidato a tre consoli, fra cui spiccava il primo console Bonaparte che aveva pieno potere decisionale, proporre leggi e nominare magistrati. Vi erano anche un senato che aveva il compito di nominare i futuri consoli e due camere legislative: il Tribunato e il Corpo legislativo. Napoleone però non si accontentava, e dopo essere stato eletto console a vita, indusse il senato a modificare la costituzione, fino ad arrivare alla proclamazione dell'impero con una nuova costituzione. La monarchia divenne ereditaria e il 2 dicembre 1804 Napoleone fu incoronato imperatore dal papa Pio VII. A trarre più vantaggi dalla dittatura napoleonica furono i borghesi, che non avevano più ostacoli alle loro ambizioni di carriera e di profitti. Nacque così una nuova aristocrazia composta di notabili e alti esponenti dell'esercito in cui l'ereditarietà del titolo non era legata alla nascita ma bensì al reddito. La repressione delle libertà: autoritarismo e controllo poliziesco Naturalmente Napoleone fu intollerante a qualsiasi tipo di opposizione, sia attiva che potenziale: fu infatti abolita la libertà di stampa, eliminato il movimento democratico e proibite le associazioni con più di venti element