Il Milione di Marco Polo: scheda libro

Scheda libro de Il Milione di Marco Polo, con riassunto, personaggi, ambientazione, tempo, temi, forma, stile e contestualizzazione

Il Milione di Marco Polo: scheda libro
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IL MILIONE DI MARCO POLO: RIASSUNTO

Il Milione di Marco Polo: scheda libro
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Marco Polo è il figlio di un grande commerciante di nome Niccolò Polo che nel 1260 partì con il fratello Matteo per recarsi all’interno dell’Impero dei Mongoli, portando un sacco di pietre preziose per i commerci. Dopo un viaggio pieno di imprevisti, i fratelli Polo arrivarono alla corte del signore dei Tartari e imperatore della Cina, Kublai Khan. I Polo fecero conoscenza con l’imperatore che era incuriosito dagli usi e costumi dei popoli latini.

A Matteo e a Niccolò, giunto il momento di ripartire, gli furono donati dal Gran Khan le “tavole di comandamento” per attraversare i territori dell’Asia senza essere attaccati dai popoli. Infine Kublai fece alcune richieste ai giovani, tra queste: portare i suoi omaggi al Papa, mandare nel suo impero cento ecclesiastici per convertire la popolazione al Cristianesimo, prendere l’olio santo. Al loro ritorno a Venezia la madre di Marco, moglie di Niccolò, era morta e il ragazzo imparò molto sul mondo dei mercanti restando a vivere da un parente. Finalmente nel 1271 Marco partì per l’Oriente con suo padre e suo zio. La prima tappa fu Acri, in Terrasanta, per prendere l’olio sacro e trovare degli “uomini savi” promessi al Khan mongolo interessato al Cristianesimo. Da qui comincia il suo viaggio nelle steppe asiatiche incontrando “sozzi” mercanti turchi, passando per il Kurdistan, giungendo a Tabriz, nell’estremo Nord-Ovest dell’Iran, famosa ai mercanti italiani per “le molte pietre preziose” e per l’enorme bazar dove si trovavano “li sovrani tappeti del mondo ed i più begli”.

Una volta lasciata Tabriz si diressero verso sud-est, protetti da una carovana per difendersi dai predoni, per recarsi a Yazd (città che sorgeva su di un’oasi), per poi giungere ad Hormuz (porto dove era florido il commercio delle spezie) per prendere un’imbarcazione per l’India; ma i Polo visto le condizioni delle barche proseguirono via terra fino a Kerman.

Da qui, rifornitisi di acqua e vivande, incominciarono la traversata del Dasht-e-Lut, e una volta giunti in Afghanistan, si diressero nella valle del Panjshir per seguire il corso della Via della Seta, fino al Wakhan, una sottile striscia pianeggiante che si incunea fino in Cina attraversando la catena del Pamir, ancora oggi soprannominato il tetto del mondo. E’ da qui che iniziano i 17 anni di Marco Polo in Cina. Il balzo fu grande: dalle vette innevate del Pamir alle sabbie cocenti del Taklamakan.

Una volta percorsi i 2000 chilometri di deserto la spedizione dei Polo giunse a Shenzhen, dove Marco descrive la maggioranza Buddista come “idolatri… ànno molte badie e monasteri, tutte piene d’idole di diverse fatte, a li quali si fa sagrifici grandi e grandi onori”. A 40 giorni di viaggio da Shangdu, il Kublai Khan gli invia una scorta. Dopo tre anni e mezzo di viaggio la spedizione giunse alla corte del Khan, che li accolse molto informalmente.

Marco ne rimase affascinato e lo descrisse agli europei come il più grande signore di possedimenti terrieri e di genti. Qui Marco iniziò la sua carriera da funzionario statale; infatti il Kublai Khan non si fidava dei funzionari Cinesi, e piuttosto assumeva persiani, indiani, arabi o come nel caso di Marco Polo degli europei.

S’incamminò verso lo Yunnan Sud-Occidentale dove scoprì le tradizioni del popolo Dai, ma dopo rimase principalmente nelle grandi città sul corso del Fiume Giallo. Poi si trasferì definitivamente a Yangzhou dove divenne governatore della città, una città che aveva più di 800.000 abitanti. Ma la Cina per Polo rappresentò la scoperta di numerosi oggetti e situazioni mai viste prima: fu uno dei primi europei a vedere il petrolio e il carbone, restò colpito dall’uso della carta moneta, dell’amianto.

Ma con l’avvicinarsi del 1290, dopo 15 anni trascorsi in Cina, i Polo cominciarono a sentire odore di guai. Kublai, loro protettore, aveva ormai passato la settantina, e sembrava sprofondare sempre più in un torpore dovuto alla gotta e all’alcol. Intanto i Polo da buoni mercanti avevano sfruttato la protezione del Khan per commerciare ed arricchirsi d’oro, gioielli e spezie. Arrivato a Venezia Marco fu arrestato dai genovesi che avevano sconfitto i veneziani e portato in carcere dove iniziò a raccontare le sue avventure.

PERSONAGGI

Marco Polo è nato a Venezia nel 1254 da famiglia nobile e originaria probabilmente della Dalmazia. Suo padre era un grande commerciante, infatti grazie a lui può compiere il viaggio nell’Oriente. Marco rimane orfano di madre e può vedere per la prima volta suo padre all’età di quindici anni. È un ragazzo molto astuto e scaltro, capisce subito il modo di pensare del signore dei Tartari e riesce a entrare nelle sue grazie.

Niccolò Polo è un ricco commerciante che si trasferì dalle Dalmazia a Venezia. È il padre di Marco e fratello di Matteo, rimane vedovo durante il suo primo viaggio in Oriente.

Matteo Polo è il fratello di Niccolò e quindi zio di Marco, è un commerciante e ha intrapreso il primo e il secondo viaggio in Oriente. La sua importanza nel libro non è fondamentale come quella di Marco, infatti lo possiamo definire un personaggio secondario.

Kublai Khan è nato nel 1215 e ha regnato fino al 1294. E’ il signore dai Tartari e imperatore della Cina. Viene descritto fisicamente come una persona di altezza e corporatura medie, carnagione chiara e occhi neri. Sua madre era di religione cristiana, e anche Kublai intende convertirsi al cristianesimo.

SCHEDA LIBRO

Ambiente. La vicenda si svolge soprattutto in luoghi aperti, tranne quando i protagonisti si trovano nel palazzo dell’imperatore della Cina. Tutti i luoghi, che sono descritti molto accuratamente, fanno parte della Turchia, dell’India, della Cina, della Mongolia.

Tempo. Narra i viaggi di Marco, Matteo e Niccolò Polo che iniziano nel 1261 e finiscono con il ritorno a Venezia nel 1295.

La narrazione non è lineare e continua, ed è caratterizzata spesso da ellissi, come la permanenza di Niccolò e Matteo Polo dal Gran Khan. Il viaggio dei fratelli e di Marco dura molto, ma la narrazione si concentra più sulla descrizione dell’ambiente e tralascia quella del tempo.

Temi. I temi principali de Il Milione: il viaggio, l’incontro con altre popolazioni, le diversità delle popolazioni, la guerra tra i popoli e quindi una successiva riappacificazione.

Forma e stile. Il Milione è stato scritto in lingua trecentesca, i vocaboli sono ricercati e appropriate ad esempio alcuni modi di dire che appartengono alle varie tribù incontrate nei due viaggi. È diviso in capitoli, i quali descrivono un unico evento, che può essere un popolo incontrato sul cammino, un luogo. Vi sono esagerazioni e invenzioni nel testo di Marco Polo ma lo si può considerare un documento storico di rara completezza.

Contestualizzazione. Marco Polo è nato nel 1254 a Venezia da una famiglia borghese di commercianti. Dopo la morte della madre e l’assenza del padre, perché era in viaggio con lo zio, si stabilì da un parente dove poté imparare sul mondo dei mercanti. La sua vita è stata fondamentale per la scrittura del “Il Milione”. Infatti se non fosse stato per suo padre e per suo zio, con ogni probabilità Marco Polo non si sarebbe mai messo in viaggio. Il Milione è uno dei più grandi racconti mai scritti, che nel suo tempo destò meraviglia e stupore in tutto il continente europeo tanto che i suoi racconti sul Catai, Cipangu e Giava ispirarono Cristoforo Colombo per la traversata atlantica.

APPROFONDIMENTI

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