Mercantilismo: riassunto e significato
Breve excursus sul mercantilismo dal IV secolo a.C. ad oggi. Riassunto e significato del mercantilismo (3 pagine formato doc)
MERCANTILISMO: RIASSUNTO E SIGNIFICATO
Il Mercantilismo. L’uomo sin dall’antichità ha cercato di elaborare e sviluppare un proprio pensiero riguardo all’economia del suo tempo, ponendo le basi al sistema economico moderno.
Intorno al IV sec.
Aristotele elabora invece un pensiero individualista in quanto sosteneva che l’arricchimento individuale poteva stimolare l’iniziativa economica. Egli evidenzia infatti la differenza tra valore d’uso e valore di scambio, per poter stabilire un giusto prezzo. Il pensiero aristotelico sarà la base del pensiero economico medievale e anche gli autori romani si ispirarono al pensiero di Aristotele, infatti i giuristi romani erano strenui difensori della proprietà privata e delle norme successorie. Possiamo notare che rispetto alla filosofia platonica quella aristotelica è connotata da un maggiore elitarismo.
Mercantilismo: riassunto breve
COS'E' IL MERCANTILISMO
Nel XIII sec. d.C. con Tommaso d’Aquino si parla più di dottrina sociale che di teoria economica (a tal proposito la Chiesa si espressa tramite Benedetto XVI con l’enciclica sociale Caritas in Veritate, cominciò Leone XIII nel 1891, con la Rerum Novarum, per rispondere alle sfide del capitalismo industriale e del socialismo mentre nel mondo appena decolonizzato, Paolo VI nel 1967 pubblicò la Populorum Progressio allorquando la questione sociale si allargava al rapporto tra Nord e Sud). Tommaso d’Aquino si preoccupò soprattutto di scoprire ciò che era giusto per l’uomo, subordinando le scelte economiche alle direttive della morale cattolica. Va vista in questa prospettiva la condanna, da parte della chiesa medievale, del prestito ad interesse, che veniva identificato con l’usura il quale sarà riconosciuto lecito dalla Chiesa solo nel XVI secolo.
Tommaso d’Aquino cronologicamente era inserito a pieno nell’economia feudale.
Mercantilismo e fisiocrazia: riassunto
MERCANTILISMO SIGNIFICATO
L'economia feudale nasce sulle ceneri dell’economia schiavista dell’impero romano caratterizzata dalla relazione tra padrone e schiavo, una relazione che può materializzarsi solo se lo schiavo è in grado di produrre più di quanto consuma, e che con il feudalesimo si trasforma in quella tra signore e servo. Quest'ultimo è legato alla terra che coltiva, ricevendo in cambio la protezione del suo signore, il quale ottiene a sua volta il controllo della terra, in cambio di ben definiti servizi, dal suo superiore gerarchico, il duca o il re. Il controllo ultimo dell'attività produttiva è dunque nelle mani del re, il quale può liberamente trasferirne l'esercizio da un signore all'altro. Dal momento che terra e lavoro non sono oggetto di compravendite, autorità e tradizione bastano da sole a garantire il buon funzionamento del sistema.
La sicurezza economica permessa dall'istituzione feudale contribuisce al miglioramento delle condizioni di vita delle popolazioni e al tempo stesso, la formazione di città nelle aree densamente popolate e la diffusione su larga scala delle botteghe artigianali pongono le premesse per l'avvio di un'intensa attività commerciale. Sorge così la figura del mercante.
L'espansione dei commerci e in particolare di quelli a lunga distanza porta poi alla formazione di centri commerciali e industriali, dominati dalla nuova figura del mercante capitalista, che induce profondi mutamenti nell'attività produttiva. Infatti, il bisogno di ammontare crescenti di manufatti e soprattutto l'esigenza di maggiore stabilità dell'offerta conducono ad un crescente controllo dell’intero processo produttivo da parte dello stesso mercante.