Riassunto sulla nascita delle città
Riassunto approfondito sulla nascita, lo sviluppo e l'evoluzione delle città nel corso della storia (4 pagine formato doc)
LA NASCITA DELLE CITTA': RIASSUNTO
La nascita della città.
Il fenomeno urbano si sviluppa nel 3° millennio a. C. ed interessa una parte piuttosto limitata del mondo antico: l'Egitto lungo il fiume Nilo; la Mesopotamia tra il Tigri e l'Eufrate; la Cina lungo il fiume Giallo; e l'India lungo il fiume Indo.La sua origine va collegata all'invenzione dell'agricoltura irrigua; difatti il sistema agricolo, fondato sull'irrigazione, richiedeva che i lavoratori, per la regolamentazione delle acque, fossero coordinati su territori abbastanza vasti. Quest'esigenza, pertanto, portò, a forme di organizzazione sociale complesse, ramificate ed estese sul territorio, che trovarono il loro compimento nello sviluppo della città. Secondo M. LIVERANI, un famoso storico del Vicino Oriente, i caratteri distintivi delle città antiche erano 2: la concentrazione spaziale e la complessità dell'organizzazione sociale. Rispetto al periodo precedente, infatti, in cui tutte le persone erano direttamente impegnate a procurare il cibo, i miglioramenti delle tecniche agricole e l'accumulo dei prodotti, consentirono che una parte della popolazione si dedicasse ad altre attività necessarie, quanto l'agricoltura, alla vita della comunità. Nacquero, così, nuove figure professionali: gli artigiani, i fabbri (in seguito alla scoperta dei metalli avvenuta circa nel 3000 a. C.), i mercanti. Si formò, inoltre, un primo ceto di Sacerdoti, che erano chiamati a presiedere i riti collettivi.
Storia dei Sumeri: riassunto
COME SI SONO SVILUPPATE LE CITTA'
Le stratificazioni sociali. La nascita della città coincide, dunque, con la fine della sostanziale uguaglianza, che aveva caratterizzato i gruppi di viaggio del Neolitico. In esse si realizzarono delle vere e proprie gerarchie sociali: al vertice della gerarchia vi era il SACERDOTE, sintesi del potere economico e politico; alla figura del sacerdote, si affiancava il , RE, che aveva il compito di guidare l'esercito in guerra; coadiuvavano l'opera del sacerdote i FUNZIONARI e gli SCRIBI, che si preoccupavano di registrare i contributi versati al tempio, il che diede origine alla nascita della scrittura; a questi seguivano i GUERRIERI, che difendevano la città dagli attacchi dei popoli stranieri; gli ARTIGIANI che producevano utensili con le tecnologie più avanzate; i FABBRI, che si dedicavano alla fusione dei metalli; i TESSITORI, che,sottraendo alle donne una loro tipica attività,si specializzarono nella tessitura della lana e del lino; gli ALLEVATORI, che si dedicavano all' allevamento; ed infine vi erano i contadini, che vivevano nei villaggi e si occupavano di lavorare la terra. Questa suddivisione sociale caratterizzò tanto la società mesopotamica dei primordi che quella egiziana.
EVOLUZIONE DELLA CITTA' NELLA STORIA
La città sumerica. I Sumeri furono la più antica popolazione della Mesopotamia di cui occuparono la parte meridionale.Essi non si organizzarono in uno stato unitario, bensì in tanti piccoli stati o meglio città-stato. Queste erano circondate da imponenti mura, che ne garantivano la sicurezza come i molteplici simboli quali leoni, tori, aquile, impressi sulle porte di bronzo, che segnavano l' ingresso della città, nonchè la sua distinzione della campagna circostante. La parte più importante della città, il suo cuore pulsante era la cittadella, interamente protetta da un ripido bastione di rocce o da mura edificate dall' uomo. Nella cittadella abitavano il re, il sacerdote e i funzionari (scribi e soldati): per questo esso comprendeva oltre il luogo del culto vero e propio, la ziggurat, anche locali d'uso diverso quali i laboratori artigianali, i magazzini dove venivano conservate le derrate versate al tempio e gli uffici dove queste venivano contate e registrate. Nella cittadella è evidente la prima e più importante caratteristica della città, la sua sfarzosa monumentalità intesa a spaventare e a impressionare non solo i visitatori, ma anche i suoi stessi abitanti, sottoposti al potere coercitivo dei suoi governanti, ma anche partecipi e orgogliosi della grandezza collettiva.