La rivoluzione industriale

Riassunto e analisi della rivoluzione industriale (5 pagine formato doc)

Appunto di mariuccia95
Qualcuno contesta il termine “rivoluzione”, poiché questa espressione implica cambiamenti immediati, mentre la rivoluzione industriale implica cambiamenti molto lenti: infatti bisognerà aspettare un secolo per vedere le altre parti dell’Europa che si avvicinano all’industrializzazione.
In favore del termine rivoluzione possiamo dire che questi cambiamenti sono stati drastici e duraturi, infatti il sistema economico della rivoluzione industriale è molto simile al nostro, poiché alla base vi è il capitalismo.
Le conseguenze si verificarono in tutti gli ambiti:
- Politico: politica coloniale;
- Economico: esportazione;
- Sociale: 
- Ambientale: ridisegna l’ambiente antropico;
- Culturale: 


1A  Perché si verifica proprio in Inghilterra?

La meccanizzazione si sarebbe potuta sviluppare anche in Cina, dalla quale arrivarono sempre le più importanti tecnologie ( esempio: polvere da sparo).
L’Europa attuò una politica di tipo coloniale, legata alla sottomissino di altri popoli e al utilizzo di materie prime acquistate a basso costo.
Politica coloniale – i vantaggi:
- nelle colonie si potevano trovare materie prime a basso costo
- mercati di assorbimento merci ( non c’è più soltanto autoconsumo).
La diffusione della religione cristiana nella variante calvinista ( puritana) favorì il capitalismo ( teoria di Max Weber), successivamente smentita ideologicamente da Marx, affermando che l’economia influenza tutto.


Weber ritiene che la rivoluzione industriale si verificò prima in Europa dove c’era il calvinismo, poiché la religione in questione avrebbe favorito il capitalismo, grazie a un importante elemento presente nel luteranesimo ( anche se ne prende le mosse): la predestinazione.
Secondo questa tesi, quando noi nasciamo Dio sa già se salvarci o meno; questa visione ha degli effetti nell’etica del lavoro, poiché il successo lavorativo confermava la grazia.
Di conseguenza Weber favorisce l’impegno per il lavoro, e l’accumulo di denaro come elezione divina.