La seconda guerra punica: riassunto, cause e conseguenze

La seconda guerra punica: riassunto dettagliato, le cause, conseguenze e le fasi del secondo conflitto tra Roma e Cartagine (4 pagine formato docx)

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LA SECONDA GUERRA PUNICA: RIASSUNTO, CAUSE E CONSEGUENZE

La seconda guerra punica - Dopo la prima Guerra Punica - Roma - Dopo la prima Guerra Punica, Roma ampliò e consolidò le sue conquiste.


Sicilia.
la Sicilia fu annessa al suo territorio sotto lo status giuridico di provincia e perse sia la libertà economica che quella politica: i suoi abitanti divennero dei sudditi sottoposti al governo di un magistrato (in genere un ex console o un ex pretore).
Furono obbligati a pagare dei tributi la cui riscossione fu appaltata a delle società di esattori, che spesso estorcevano loro quanto più possibile allo scopo di arricchirsi personalmente.
Inoltre le grandi estensioni di terra confiscate ai vinti furono cedute ai latifondisti romani i quali le fecero coltivare da moltitudini di schiavi catturati in guerra.

La seconda guerra punica: riassunto e cause


SECONDA GUERRA PUNICA CAUSE

Sardegna e Corsica. La Sardegna e la Corsica vennero cedute da Cartagine ai Romani quando essi vi sbarcarono con le loro legioni, minacciando la ripresa delle ostilità.
Italia Settentrionale. Inoltre Roma sottomise le popolazioni celtiche stanziate nell'Italia Settentrionale, sconfiggendole a Costeggio nel 222 a.C. e fondando nelle loro terre le colonie di Cremona e Piacenza.
Esse erano città dotate di un efficiente sistema di difesa, popolate da coloni-soldati che fungevano da piazzeforti romane nel cuore di territori ancora ostili.
Dalmazia. Infine Roma prese possesso della Dalmazia, per porre fine alle numerose spedizioni piratesche che da lì partivano dirette verso l'Italia.

Prima guerra punica: riassunto


CONSEGUENZE SECONDA GUERRA PUNICA

- Dopo la prima Guerra Punica - Cartagine -
Pacifisti vs espansionisti. Mentre Roma si occupava delle sue conquiste a Cartagine si fronteggiavano due partiti
Il primo di carattere pacifista, era sostenuto dai proprietari terrieri, i quali non traevano alcun guadagno dalla guerra.
Il secondo di carattere espansionista era guidato da Amilcare Barca ed aspirava a ricostruire l'impero cartaginese, fondando nuove colonie al di fuori dell'Africa e quindi ponendosi nuovamente in conflitto con Roma.

Le guerre puniche e Cartagine: riassunto


FASI DELLA SECONDA GUERRA PUNICA

Amilcare in Spagna. Il partito espansionista prevaricò e nel 237 a.C., Amilcare venne inviato in Spagna, dove potè arruolare un forte esercito di mercenari e sfruttare le risorse minerarie della regione.
Il piano di Annibale. Dopo la sua morte l'esercitò passò prima ad Asdrubale e poi ad Annibale, un giovane e coraggioso condottiero, animato da un odio personale per i Romani e determinato a ingaggiare l'inevitabile battaglia con Roma in un momento favorevole ai cartaginesi.  
Il suo piano era quello entrare in Italia con un esercito vittorioso e presentarsi alle popolazioni sottomesse a Roma come una specie di liberatore; in questo modo esse si sarebbero unite a lui, isolando Roma e spezzando la lega che essa aveva creato.
Il suo piano non funzionò alla perfezione: infatti Latini, Etruschi e molte altre popolazioni dell'Italia rimasero fedeli a Roma, determinandone così la vittoria.
Tuttavia, per diversi anni, Annibale riuscì ad avere la meglio sulla rivale riuscendo quasi a sconfiggerla.