La Belle Époque: caratteristiche e storia

Caratteristiche e storia del periodo della Belle Epoque in Europa (1 pagine formato doc)

Appunto di piribillo

BELLE EPOQUE: CARATTERISTICHE E STORIA

La Belle Èpoque (1885-1915).

Lo sviluppo tecnologico e industriale generò un clima di euforia e di ottimismo, legato alla fiducia in un progresso che appariva inarrestabile. Crebbe così un senso di spensieratezza e di voglia di vivere che caratterizzò la fine del secolo, definita proprio per questo belle époque. Caratteristiche della Belle Epoque:

  • Migliorarono le condizioni igienico-abitative.
  • Si introdusse l’impiego della lampadina elettrica
  • L’introduzione dell’ascensore elettrico.
  • La cinematografia
  • Si diffuse il grammofono
  • Le prime motociclette vennero affiancate dalle biciclette a motore.
  • La bicicletta era la protagonista di impegnative gare quali il giro di Francia e d’Italia.
  • Calcio, ciclismo e automobilismo attirarono sempre più irresistibilmente l’interesse
  • Si andò consolidando il consumo di massa
  • Si diffusero i manifesti pubblicitari che propagandavano i tanti prodotti dell’industria

BELLE EPOQUE STORIA

Questo rapido mutamento comportò però la crisi della famiglia e il rifiuto delle convenzioni sociali e la diffusione di comportamenti trasgressivi (bohémiens: artisti e intellettuali francesi dediti a uno stile di vita sregolato e anticonformista).
Nietzsche è un filosofo rappresentativo della crisi; per lui la ragione non guida l’uomo ma lo inganna e gli impedisce di sviluppare le proprie capacità.


Questa situazione di crisi esistenziale ebbe però il merito di stimolare la creatività e la ricerca di soluzioni nuove, che si manifestarono in tutti i campi della cultura, dalla letteratura all’arte figurativa, dalla musica alla filosofia.

La belle epoque: economia e società

BELLE EPOQUE RIASSUNTO

Un altro aspetto inquietante dell’epoca fu l’esplosione di irrazionalità, che alimentò rigurgiti di nazionalismo (inteso come arrogante presunzione di supremazia di una nazione sulle altre), di razzismo, di xenofobia, di darwinismo sociale e di antisemitismo.

  • Razzismo: viene codificato in libri: “Saggio sull’ineguaglianza delle razze umane” di Gobineau e “I fondamenti del XX secolo” di Chamberlain. Viene teorizzata la diversità delle razze e la superiorità della razza ariana (dagli Ari: popolazione indo-europea).
  • Xenofobia: si sposa con il nazionalismo ed è l’avversione per gli stranieri
  • Darwinismo sociale: le idee di Darwin vengono prese dalla biologia e trasportate in una dimensione socio-politica. I più deboli sono destinati a soccombere : “struggle for life”. A livello di politica interno non devono essere aiutati i poveri, in politica estera vengono sfruttati gli Africani.
  • Sciovinismo: una forma di patriottismo e di nazionalismo esasperato.
    Antisemitismo: fomentato dalla accuse infondate secondo cui ci fosse un complotto ebraico volto alla dominazione del mondo intero.
    Come risposta all’intensificarsi dell’antisemitismo, nacque il sionismo (dalla collina di Gerusalemme Sion), il cui fondatore è Herzl. Il suo scopo era di creare una patria per il popolo ebraico disperso in Europa: tale patria fu in seguito identificata nella Palestina.
  • Pangermanesimo: manifestatosi come aspirazione a riunire in un solo Stato tutti i popoli germanici, in seguito, aveva finito con il trasformarsi nell’esaltazione dell’assoluta superiorità della razza germanica, la sola ritenuta degna di guidare il mondo.