Testimonianze della preistoria

Testimonianze della preistoria: fonti, popoli preistorici, organizzaione dei villaggi, suddivisione del lavoro e periodi della preistoria (2 pagine formato doc)

Appunto di panssj

TESTIMONIANZE DELLA PREISTORIA: FONTI DELLA PREISTORIA

La preistoria.

Storia = Racconto di tutto quello che l’uomo ha fatto da quando è comparso sulla terra, ed ha cominciato a lasciare tracce, come i graffiti sulle caverne. Non tutto quello che è successo nella storia ci sono testimonianze scritte, quindi certe volte bisogna sentire le leggende popolari.
Ci sono tre fonti per stabilire la storia.
Le fonti scritte, le fonti orali, e le fonti nei quali ci sono monumenti, indumenti, pitture, sculture, gioielli, fossili, ecc..
I popoli preistorici credevano fossero delle divinità: il sole, il fuoco, la luna, tutto quello che c’era in natura, erano delle divinità, che poi più avanti, come nelle civiltà greche diventarono come Zeus.
Poi l’uomo scoprì il fuoco; e capirono che dovevano cominciare a parlare fra loro, quindi cominciarono ad emettere dei suoni, per capirsi, e poi scrivevano sulle caverne, dei disegni, ad esempio come una giornata di caccia.

CENNI SULLA PREISTORIA

I popoli primitivi avevano rispetto per gli anziani e quindi ascoltavano le opinioni degli anziani.
Questi primitivi si dividevano in gruppi, cioè in clan o in tribù.
Credevano nella vita nell’oltretomba.
POPOLO = Un’insieme di persone che hanno in comune un territorio, una lingua, una religione, ed una tradizione, e tante altre cose.
Le fonti dirette sono i testi scritti.
La fonti indirette, invece sono quelle che non si sanno con precisione, cioè quelle tramandate da padre in figlio, come le leggende.
Una volta, fino ad arrivare agli Assiri-Babilonesi non esisteva la moneta, ma esisteva il baratto.
AGLOMERATO URBANO =Insieme di cose, di edifici, e di quartieri.  
La scrittura nasce innanzi tutto per rispondere ai bisogni dell’amministrazione del  palazzo, e del tempio.
Si dovevano registrare le merci in entrata, ed in uscita, i quantitativi di grano, il numero di capi da allevamento.
I più antichi documenti scritti che possediamo sono quelli degli antichi Sumeri; che riportano il via vai delle merci nei magazzini di alcune città.
E la scrittura pittografica  avviene intorno al 3000 a.C.
Queste scritture venivano fatte incidendo una tavoletta di argilla con una canna, necessariamente con la pratica e attraverso l’uso abituale prolungato, queste operazioni si sveltirono e si semplificarono.
Lo scrivano tracciò segni con forme tipiche, convenzionali, nasce in questo modo la scrittura cuneiforme.   
Per rappresentare un’idea in seguito si ricorse alla scrittura ideografica; per esempio la testa e il collo di un uomo con trattini obliqui sul viso per significare la parola bocca.
Quel disegno non rappresentò più soltanto quella parola, ma anche l’idea del parlare e quindi l’idea di parola (2500 a.C.

nell’area mesopotamica).

Testimonianze artistiche della preistoria

LA PREISTORIA: RIASSUNTO

L’ ORGANIZAZIONE -  La nascita della metallurgia produsse importanti cambiamenti.
Nacquero i primi  mestieri  cioè lavori  particolari  che solo alcuni individui sapevano e potevano fare,
precedentemente in un mondo in cui gli uomini avevano pochissime conoscenze e usavano solo le mani
e pochi altri strumenti, tutti avevano una stessa occupazione, cercare cibo cacciare costruirsi un riparo;
in seguito invece alcune persone si dedicarono  ad attività specializzate in a agricoltura, allevamento, commercio, artigianato(2500 a. circa) e in alcune parti del mondo ( MESOPOTAMIA, EGITTO, INDIA)
sorsero le prime città.

SUDDIVISIONE DEL LAVORO
1) Condizione preliminare dell’esistenza di una comunità di uomini in grado di produrre notevoli quantità di cibo cosicché alcune persone possono vivere senza procurarsi il nutrimento, esercitando un mestiere che non sia quello del contadino, dell’allevatore, del pescatore, del cacciatore.
2) Alcuni villaggi, non sappiamo attraverso quali processi, si specializzarono in certe produzioni artigianali
(ceramica, metalli, ecc..). Altri villaggi restarono invece soltanto dediti alla produzione alimentare (agricoltura, pastorizia, pesca).