L'antisemitismo europeo del '900 e i campi di concentramento
Descrizione del fenomento dell'antisemitismo nazista prima e durante la Seconda guerra mondiale e approfondimento sui campi di concentramento (2 pagine formato doc)
L'ANTISEMITISMO EUROPEO DEL '900 E I CAMPI DI CONCENTRAMENTO
L’antisemitismo europeo del ‘900 e i campi di concentramento.
Fin dalle origini l'ideologia del movimento nazionalsocialista si caratterizzò per un violento antisemitismo, che aveva le sue radici in vari filoni della cultura tedesca (ed europea) di fine Ottocento-primo Novecento e aveva trovato alimento nel risentimento suscitato dall'esito del primo conflitto mondiale e dai risultati delle trattative di pace (era diffusa la convinzione che la sconfitta della Germania e la sua umiliazione fossero dovute a un "complotto" dell'ebraismo internazionale).Campi di concentramento in Polonia e in Austria: riassunto
CAMPI DI CONCENTRAMENTO AUSCHWITZ
Giunto al potere,Hitler formò delle forze militari al suo servizio e il partito nazista non tardò a tradurre i suoi valori razzisti e antisemiti in direttive politiche e in norme giuridiche: nel 1935 con le "leggi di Norimberga" gli ebrei furono soggetti a pesanti discriminazioni. In base a quelle norme, l'antisemitismo nazista poté svilupparsi con manifestazioni violente, culminate nel pogrom del 9 novembre 1938 (la "notte dei cristalli"), nel corso del quale migliaia di abitazioni, negozi e luoghi di culto di cittadini ebraici vennero incendiati, un centinaio di ebrei furono uccisi e molti altri percossi.
Da quel momento la popolazione ebraica fu esclusa da qualsiasi attività industriale e commerciale in proprio, dalle manifestazioni culturali, dagli spettacoli pubblici.L'avvicinarsi del conflitto aprì la via al progetto al quale Hitler pensava da tempo: la distruzione degli ebrei in Europa e la purificazione della razza ariana alla quale non dovevano appartenere ne essi ne i disabili.
Campi di concentramento e di sterminio: ricerca
CAMPI DI CONCENTRAMENTO IN ITALIA
Questo fu possibile grazie alla sconfitta polacca in un mese e alla costruzione di campi di concentramento(Konzentrazionslager o KL)con camere a gas,dove ci finirono migliaia di polacchi.Visto il gran numero di prigionieri migliaia di ebrei furono isolati nei ghetti polacchi:erano posti dove si viveva in sovrannumero e morirono migliaia di persone per le condizioni di vita disastrose.Nel 1940 furono aperti nuovi campi di concentramento nei nuovi nei territori occupati, il più grande dei quali era Auschwitz, in Polonia e tutti gli abitanti dei ghetti vennero mandati li per la loro esecuzione.Nel 1941 i tedeschi decisero di cambiare il metodo di sterminio vista la richiesta di manodopera:non ci furono più uccisioni di massa,ma delle selezioni per gli ebrei per scegliere quelli utili al lavoro da fare nei campi che venivano eseguite subito dopo il loro arrivo al campo stipati in carri bestiame;i più sfortunati venivano avviati alle camere a gas,e uccisi con acidi impiegati in agricoltura per la disinfestazione.
Nel '42 furono ordinati quattro nuovi grandi forni crematori e camere a gas che consentivano di "trattare" 2000 persone alla volta nello spazio di mezz'ora.In alcuni KL, inoltre, gli internati erano utilizzati come cavie per esperimenti per studiare alcune malattie.
La vita nei campi di concentramento: riassunto
VITA NEI CAMPI DI CONCENTRAMENTO
Nel ’44 iniziò l’evacuazione dai campi per l’avvicinarsi del fronte russo,e con le cosiddette “marce della morte” i prigionieri venivano spostati ad ovest per non farli cadere in mano alleata e non poter far raccontare loro i terribili crimini commessi dai tedeschi.Ma negli ultimi giorni le SS fuggirono dai campi e ai soccorritori si presentarono scene indescrivibili.
Alla caduta del regime nazista, gli ebrei eliminati erano stati circa sei milioni, sui dieci residenti nei territori occupati, di cui un terzo sterminati nel solo campo di Auschwitz e gli altri nei 15 grandi campi e nei 900 secondari quali,ad esempio Mauthausen, Treblinka, Sobibor.Gli altri due milioni di persone che vennero uccise erano russi,zingari disabili e altri.Chi venne incaricato di verificare il reale numero di vittime dei campi di concentramento non riusci a dare un numero esatto perché i registri tedeschi dalla seconda metà del 1944 vennero trascurati,ma come numero approssimativo disse che i morti non furono meno di nove milioni.Lo sterminio prende il nome di olocausto.
Come avveniva lo sterminio degli ebrei nei campi di concentramento
CAMPO DI CONCENTRAMENTO BERLINO
I campi di concentramento. In Germania i primi campi di concentramento apparvero quando Hitler prese il potere nel 1933,ma non fu una sua invenzione in quanto questi furono usati anche dalla Spagna,dall’Inghilterra,dalla Russia e da altre nazioni,ma sempre per controllare eventuali rivolte dei popoli occupati,o per metterci i prigionieri di guerra o altro,ma mai con l’intento di sterminare una razza in modo scientifico.All’inizio furono aperti col pretesto di rieducare i tedeschi antinazisti,ma ben presto Hitler affidò il loro controllo alle SS con l’intento di selezionare la razza con le camere a gas,forni crematori e torture.Per le necessità della loro economia di guerra, i nazisti usarono i campi di concentramento come un'enorme riserva di lavoro utile, non pagato e sempre rinnovabile.A questo scopo, fin dall'inizio del II conflitto mondiale, essi organizzarono una ventina di grandi campi di concentramento distribuiti in Germania e nei territori occupati dei quali i più famosi erano Dachau, Buchenwald, Bergen-Belsen, Flossenburg, Dora, Neu-Bremm in Germania;in Polonia invece erano situati tra gli altri Auschwitz , Birkenau;in Austria Mauthausen.