L'età dell'assolutismo in Europa: riassunto
Riassunto dell'età dell'assolutismo in Europa: il regno di Luigi XIV, le guerre per l'egemonia della Francia, la revoca dell'Editto di Nantes, la successione spagnola e l'ascesa della potenza inglese, la servitù della gleba in Russia, l'ascesa della Russia, l'Inghilterra dopo la rivoluzione e la guerra dei sette anni (8 pagine formato doc)
ASSOLUTISMO IN EUROPA
Capitolo 1: l’età dell’assolutismo
Luigi XIV e la Francia del Grand siècle
Dopo la morte di Mazzarino, Luigi XIV assunse personalmente la guida della Francia.
Assolutismo monarchico: riassunto
L'ETA' DELL'ASSOLUTISMO: RIASSUNTO
Il re sole tentò di ridurre il potere del Parlamento, ed annullò il diritto di proporre modifiche ai decreti reali. Attirò a sé la nobiltà, che viveva nello splendido palazzo di Versailles. Quest’ultimo divenne teatro di una dispendiosa quanto intensa vita sociale, politica e culturale. La reggia offriva però uno spettacolo assai diverso da quello dell’esterno. Le difficoltà in campo economico (le spese erano enormi sia per quanto riguarda la guerra che per la corte reale) sfociarono in accesi contrasti, come l’insurrezione di Boulogne nel 1662, del Vivrais nel 1670, di Bordeaux, della Bretagna e di Rennes, soffocate da durissime repressioni.
Grazie a una drastica revisione dello stato delle finanze pubbliche, che comprese la persecuzione legale dei funzionari corrotti, Colbert riuscì a dare un rinnovato slancio al commercio e all'industria. Facilitò le comunicazioni promuovendo la costruzione di strade e canali e abolì dazi e pedaggi interni; potenziò la marina mercantile, sostenne lo sviluppo coloniale e impose tariffe doganali protettive sull'importazione delle merci straniere, seguendo i principi economici del mercantilismo. Istituì una serie di compagnie alle quali fu riservato il monopolio del commercio francese, ma queste non ebbero lunga vita.
La politica di Colbert, tesa a sviluppare l'economia e a pareggiare il bilancio dello stato, trovò un ostacolo nelle numerose guerre promosse dal sovrano e nella dispendiosa vita condotta a corte. Alla sua morte, nonostante i suoi interventi in campo economico avessero prodotto ottimi risultati, la Francia versava nuovamente in condizioni finanziarie precarie.
Assolutismo francese nel 600: riassunto
ASSOLUTISMO FRANCESE
Le guerre per l’egemonia della Francia. Nel 1672 scoppiò una guerra tra la Francia, militarmente preparata, e l’Olanda, ricca ma militarmente inefficiente. Fu questa l’occasione per l’Olanda di testare un sistema autonomistico sostanzialmente debole dal punto di vista militare. Il Gran Pensionario Jan de Vitt, espressione della borghesia pacifica del periodo, quando i francesi invasero l’Olanda, fece rompere le dighe, interrompendo momentaneamente l’avanzata dei nemici. Il governò olandese venne abbattuto da una rivoluzione interna e prese il potere Guglielmo III d’Orange. Quest’ultimo formò un’alleanza con l’elettore del Brandeburgo, l’imperatore, la Spagna e i principi tedeschi. Intanto Luigi attaccò la Spagna occupando la Franca Contea; il Turenne ricacciò dall’Alsazia i Tedeschi e, grazie alla rivolta di Messina, i francesi poterono aprire un fronte, dove si recarono delle truppe, mentre le restanti milizie erano impegnate a soffocare le ribellioni interne.
Lo scontro tra Francia e Olanda avvenne al largo della Sicilia, furono i francesi a trionfare, e la guerra si concluse con la pace di Nimega nel 1678. La Spagna cedette alla Francia la Franca Contea e una porzione delle Fiandre, mentre l’Olanda non solo rimase indenne, ma ottenne persino l’abrogazione dei dazi doganali.