Basso medioevo: società e cultura
Schema riassuntivo sulla società e sulla cultura nel basso medioevo (5 pagine formato docx)
BASSO MEDIOEVO: SOCIETA' E CULTURA
Basso medioevo: società e culura dal X al XIII sec.Avvenimenti: sviluppo demografico ed economico.
(Demografia = Scienza Umana che studia la natalità e la mortalità delle persone. Nata alla fine del 700’ con un economista inglese, Malthus). Dal 1100 circa la popolazione aumentò grazie ai miglioramenti ambientali, stabilità politica, sviluppo tecnologico e alla capacità di ricavare più beni primari, come il cibo. Infatti si passò dall’agricoltura di sussistenza all’agricoltura per il commercio cioè si produceva più di quello che si mangiava per poi venderlo. Nascono industrie come quelle metallurgiche (fusione del metallo) e tessili. Si creano centri urbani dove si formarono le associazioni di mestiere chiamate ars/tes (arte = musica, disciplina e scienza) che si dividevano in due parti: maiores e minores. Nell'economia possiamo trovare il passaggio da un tipo di economia naturale, di sussistenza e basata per lo più sul baratto, ad un tipo di economiamonetaria, comportata da uno sviluppo nei commerci siacittadini che in luogli lontani, che andrà a diventare finanziaria con la nascita delle prime banche.Basso medioevo: riassunto
SOCIETA' BASSO MEDIOEVO
Aspetti sociali: società feudale e urbana. Società Feudale. Tra i centri principali di aggregazione sociale nel medioevo ne troviamo 2 principali: il castello e la parrocchia. Intorno al castello girava la vita dei signori dei feudi (grandi e piccoli feudatari). Intorno a questo venivano a svilupparsi i villaggi i cui cittadini potevano trovare rifugio nel castello stesso in caso di attacco. (proprio con la fine degli attacchi verranno a crearsi le prime città). La parrocchia , che è una piccola diramazione del potere ecclesiastico è forse il centro di aggregazione sociale più duraturo arriva infatti ai giorni nostri. Queste parrocchie si sviluppano nei villaggi.
Società Urbana. Nella società possiamo trovare un passaggio da una "società feudale" ad una "urbana" (il feudalesimo finisce dopo il 1700’ con la rivoluzione francese). Tra il XI e XII sec. ci fu un cambiamento nelle strutture sociali molto forte: se ancora troviamo come più grande "struttura" il feudo, è anche vero che iniziano a nascere nuovi "centri" come i villaggi, parrocchie e per finire le città. Questo passaggio a strutture sociali sempre più "piccole" è dovuto ad una perdita di potere da parte dei grandi feudatari sui propri territori a causa di 2 editti: quello di Carlo il Calvo nell' 877’ che fissava l'ereditarietà dei feudi maggiori ed ancor di più nel 1037’ la "Constitutio de Beneficiis" di Corrado II il Salico che stabiliva l'ereditarietà anche dei feudi minori.
I comuni. Il comune è un'organizzazione del potere: una istituzione politico amministrativa che controlla la città ed i territori intorno ad essa. Questi comuni nascono come "consorzi" (associazioni) che hanno lo scopo di detenere il potere su un territorio in modo autonomo. Troviamo in queste associazioni quasi sempre centri di potere vescovile, piccoli feudatari inurbati e una nuova classe che presto acquista il potere economico che è la Borghesia.