Il boom economico e la nascita dei consumi: tesina
Tesina sulla nascita della società dei consumi negli anni '50 e '60, il boom economico, definizione di target e di agenzia pubblicitaria (3 pagine formato doc)
IL BOOM ECONOMICO E LA NASCITA DEI CONSUMI: TESINA
Con l’avvento della società industriale, la sempre maggiore facilità di produzione e disponibilità di tutti gli oggetti ha modificato il rapporto con le cose. Lo sviluppo illimitato è divenuto la sola regola dell’economia e ha dato luogo ad un rapporto immediato tra la produzione degli oggetti, il loro consumo e la loro distribuzione.In Italia abbiamo avuto due svolte fondamentali in direzione dello sviluppo del consumismo:
Alla fine dell’800, quando si passa nella distribuzione dei beni dalla bottega artigiana al negozio (nel 1877 nasce a Milano il primo grande magazzino, specializzato nella vendita di abiti confezionati, che poi diventerà "La Rinascente" nel 1918, la quale poi creerà nel 1928 l’UPIM, Unico Prezzo Italiano Milano, forma popolare di magazzino rivolta ai ceti meno abbienti, mentre la Società Anonima Magazzini Standard o STANDA nascerà nel 1931. Nel 1936 la Fiat produce in serie l’auto più piccola del mondo, Topolino, destinata a una fascia ampia di consumatori (prezzo L. 8.900);
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BOOM ECONOMICO ANNI 50-60 TESINA
La seconda svolta è costituita dal boom economico degli anni 1959-1963, che ci fa diventare uno dei 10 paesi più industrializzati del mondo. Usciamo dal primato dell’agricoltura, dove esisteva il monoreddito e ancora dominavano valori come autoconsumo, spirito di sacrificio, etica del risparmio; ed entriamo nel primato dei consumi di massa, dove la struttura familiare è post-patriarcale, urbana e con pluriredditi. Aumenta il ceto medio. Ovviamente il boom economico è stato ottenuto livellando in basso i salari (come oggi succede per molti paesi emergenti del Terzo mondo). Il modello che imitiamo è quello americano.
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SOCIETA' DEI CONSUMI ANNI 60
L’esplosione dei consumi di massa è un aspetto caratterizzante del benessere della società industriale e ha avuto le sue origini alla fine dell’800, cioè quando nell’Europa Occidentale e negli Stati Uniti cominciarono a delinearsi i caratteri della moderna società di massa.
La maggioranza della popolazione viveva ormai nei centri urbani ed era inserita nel circolo dell’economia di mercato; i rapporti sociali si facevano più intensi e si basavano non più sulle comunità tradizionali, bensì sulle grandi istituzioni nazionali (apparati statali e organizzazioni di massa).
Mutava, parallelamente, la stratificazione sociale. Se nella classe operaia si accentuò la distinzione fra lavoratori generici e qualificati, la maggiore novità fu il crescere dei nuovi strati del ceto medio.
Di fondamentale importanza nel determinare i caratteri della nuova società di massa fu l’impegno dello Stato nel campo dell’istruzione, che ebbe per conseguenza una rilevante diminuzione dell’analfabetismo in tutta Europa. Si allargava, anche per l’incremento nella diffusione dei giornale, l’area dell’opinione pubblica. Anche l’introduzione generalizzata del servizio militare obbligatorio e la creazione di eserciti di massa contribuirono ad accelerare i processi di socializzazione.