caratteri generali del medio evo italiano

schema riassuntivo molto dettagliato del medio evo italiano (0 pagine formato doc)

Appunto di nani
CARATTERI GENERALI DEL MEDIO EVO CARATTERI GENERALI DEL MEDIO EVO PREMESSA I primi testi letterali in volgare compaiono in Italia agli inizi del 200 ? data a cui si fa risalire l'inizio della letteratura italiana ? non nasce dal nulla, ma scaturisce da un terreno ricchissimo di esperienze: la tradizione classica; il Medio Evo ne aveva conservato la memoria la tradizione latina medievale, elaborata nei secoli che vanno dal VI al XII.
Questa cultura era espressa in latino, ma un latino molto diverso dal precedente (mediolatino) la tradizione francese, dove erano già in uso i linguaggi volgari: il provenzale o lingua d'oc al Sud il francese antico o lingua d'oïl al Nord 1. L'EVOLUZIONE DELLE STRUTTURE POLITICHE LA DISGREGAZIONE DELL'IMPERO ROMANO Dal III secolo d.C.
era in atto il processo di disgregazione politica, militare, economica e sociale dell'Impero che porta all'inizio del Medioevo. La situazione era aggravata anche dalle invasioni di popoli germanici. ? nascono regni romano-barbarici in cui: si mantiene l'apparato amministrativo dell'impero le due culture si integrano a poco a poco l'unico fattore unificante è la Chiesa LA CHIESA E L'IMPERO La Chiesa svolge: la normale azione pastorale un ruolo politico ? Carlo Magno crea il Sacro Romano Impero, ma che dopo la sua morte viene diviso tra i suoi successori ? nasce il feudalesimo IL FEUDALESIMO Per compensare i guerrieri che lo avevano sostenuto Carlo Magno aveva assegnato loro in godimento porzioni di territorio (i feudi). Ma alla loro morte il territorio ritornava al re. In seguito questi domini feudali divennero ereditari I grandi signori assegnarono a loro volta porzioni di territorio ai loro fedeli, che li assegnavano ad altri minori (vassalli, valvassori, valvassini) ? stato feudale caratterizzato da: un debolissimo potere centrale conflitto tra Chiesa e Impero per il diritto di conferire l'investitura ai vescovi, che erano dei veri e propri signori feudali 2. LA STRUTTURA SOCIALE UNA SOCIETA' GERARCHICA E STATICA La società medievale è fortemente gerarchizzata e statica; i vari ceti sociali sono delle caste chiuse e sono: l'aristocrazia feudale, di origine guerriera e dedita a combattere il clero, che rappresenta il ceto culturale i contadini, che sono dei servi della gleba: condizione servile legati alla terra che lavorano privi di ogni libertà e diritto personale LA STRUTTURA SOCIALE RIFLETTE L'ORDINE DIVINO Questa struttura sociale è ritenuta immutabile perché si pensa che sia stato Dio stesso a dividere la società in 3 ordini, a cui è assegnato un compito ben preciso: guerrieri (bellatores) ? combattere sacerdoti (oratores) ? pregare contadini (laboratores) ? coltivare la terra Si ritiene che questa struttura trinitaria corrisponda alla trinità di Dio ? la società terrena riflette la struttura del regno celeste ? ogni mutamento sarebbe una violazione sacrilega LA SUBORDINAZIONE PERSONALE La società che domina nel Medioevo 1) ignora: il principio di mobilità il principio di eguagli