Cursus Honorum Romano

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Appunto di remi
Untitled LE MAGISTRATURE ROMANE I Consoli Dopo la cacciata dei re, il potere a Roma venne gestito da due consoli (ovvero "coloro che si consultano").
Per tutta la durata della carica, essi godevano di pieni poteri ed esercitavano la magistratura senza dover rendere conto dei propri atti agli elettori. Avevano una guardia del corpo (i littori) che li accompagnava portando le insegne del potere assoluto (o imperium), comandavano l'esercito, convocavano il Senato, presiedevano le assemblee del popolo, e avevano il supremo controllo selle attivit?ubbliche, tranne quelle religiose. Ciascuno dei due consoli godeva del diritto di veto (intercessio, "potere di frapporsi"), ovvero poteva impedire una decisione del collega.
Gli altri magistrati Nel periodo che segu?a prima codificazione scritta (le XII tavole, del 450-451 a.C), accanto al consolato vennero a porsi altre magistrature: infatti, l'accumulo di competenze sempre pi?merose nelle mani dei consoli e le rivendicazioni della plebe per conquistare maggiori diritti e partecipare in maniera pi?cisiva alla gestione della repubblica, rendevano necessario creare organi di governo sempre pi?fferenziati. Caratteristiche comuni a tutte le magistrature erano la temporaneit?ella carica, l'elettivit?la collegialit? la gratuit?ovvero nessuna delle cariche era retribuita e la loro attribuzione era considerata solo un fatto di prestigio). Erano (in ordine di importanza): questura, edilit?pretura e censura, e venivano eletti da diverse assemblee: i Comizi Centuriati eleggevano i consoli, i censori e i pretori; i Comizi Tributi eleggevano gli edili e i questori. Infine vi erano i Concili tributi che eleggevano i tribuni della plebe (potevano imporre il veto alle decisioni dei consoli e difendevano i diritti della plebe). QUESTORI: (quaestor, oris, da quaerere: esigere, comandare) amministravano il denaro pubblico, incassavano i tributi, pagavano gli stipendi ai soldati e ai dipendenti dello stato. Inizialmente essi erano due, ma andarono sempre aumentando per arrivare, sotto il governo di Cesare, a quaranta. Il moltiplicarsi del loro numero fu determinato anzitutto dall'accrescersi del territorio e dalla necessit?i approntare un'amministrazione finanziaria adeguata alle nuove conquiste. Il primo questore plebeo venne nominato nel 409 a.C. I quaestores aerarii (da aerarium: cassa statale, ovvero denaro che deriva dai tributi delle provincie senatorie), nominati annualmente dal senato, dovevano ricevere, amministrare, impiegare il denaro pubblico secondo gli ordini dei senatori. I quaestores urbani rimanevano a Roma, mentre gli altri seguivano i consoli per occuparsi della cassa militare e del bottino. I quaestores parricidii costituivano una magistratura straordinaria cui spettava la presidenza delle cause criminali, poi i comizi delegarono loro il diritto di giudicare in tutte le cause concerneni i diritti di un cittadino romano; infine tutte le cause criminali divennero di loro competenza. EDILI: (aedilis, da aede