Declino dell'universalismo medievale: riassunto

Declino dell'universalismo medievale: riassunto breve. Cronologia degli eventi e cause che portarono alla crisi dell'impero e del papato nel XIV secolo

Declino dell'universalismo medievale: riassunto
getty-images

DECLINO DELL'UNIVERSALISMO

La fine dell'universalismo medievale: riassunto
Fonte: getty-images

Il declino dell’universalismo medievale: Il declino delle istituzioni universali (papato e impero) avvenuto tra il XIII e il XIV sec. favorì il verificarsi di episodi di rivolta sociale.
Lo schiaffo di Anagni inflitto a Bonifacio VIII e la conseguente cattività avignonese, portò la chiesa a gravi difficoltà nella sua autorità centrale. Questa difficoltà diventò in seguito una vera e propria crisi del papato quando alla morte di clemente V il conclave riunitosi nel 1314 dovette eleggerne il successore.

LA CRISI DEL PAPATO

A causa del disaccordo dei vescovi francesi nel riportare la sede papale a Roma, il conclave rimase bloccato per due anni, scegliendo poi in via temporanea Giovanni XXII, un papa già anziano ma di grande energia ed esperienza politica, il quale si affrettò a confermare la residenza papale ad Avignone.

LA CRISI DELL'IMPERO

Nello stesso periodo della crisi del papato si verificò anche quella imperiale, con la contesa al trono tra Federico d’Asburgo e Ludovico di Baviera. Al termine della battaglia di Muhldorf (1322) Federico D’Asburgo venne fatto prigioniero dal vincitore Ludovico, il quale riteneva di non avere altri ostacoli nell’ascesa al trono.
Il papa Giovanni XXII però non volle incoronare Ludovico, in quanto gli pareva una scelta imposta dalla corte imperiale; in questo modo si aprì una lotta tra papato e impero che porterà anche a delle problematiche interne alle due istituzioni universali. 
Questa contesa si allargò in seguito a delle discussioni in materia di fede e di politica; in particolare riprese campo la disputa nata all’interno dell’ordine francescano tra fraticelli (che sostenevano la povertà assoluta della chiesa) appoggiati dall’impero e conventuali (più moderati e inclini a giustificare la teocrazia ecclesiastica) appoggiati dal papa.

GUGLIELMO DI OKHAM

Alcuni filosofi e pensatori politici del tempo come Guglielmo di Ockham e Marsilio da Padova apportarono il loro contributo alla disputa sostenendo l’impero. Guglielmo di Ockham sostenne la povertà evangelica e il dominio assoluto di Dio, secondo la cui teoria, la chiesa non ha alcuno ruolo nel dominio del mondo.
Marsilio da Padova, appoggiandosi a Guglielmo affermò inoltre che, quando Cristo pose il sacerdozio sugli apostoli non vi fossero diversi gradi gerarchici tra loro, e solo in seguito a essere cresciuti di numero decisero loro stessi di darsi una gerarchia per mantenere l’ordine. In questo modo dimostrò che il potere papale non si basava sulle Scritture, ma era solamente una pretesa superiorità ingiustificata.

Quando la lotta interna alla chiesa sembrò doversi sistemare in seguito alla fine della cattività avignonese con Gregorio XI, si verificò una spaccatura ancora più importante portando a uno scisma che a partire dal 1478 durerà per ben quarant’anni.
La spaccatura si verificò ancora una volta per l’elezione di un nuovo papa. Analogamente a quanto già accaduto alla morte di clemente V, i papi francesi non furono d’accordo con la maggioranza del conclave, portando l’Europa ad avere due papi in contemporanea (uno a Roma e uno in Francia).

In questo modo i sovrani si schierarono dalla parte di un papa piuttosto che di un altro sulla base delle reciproche rivalità. Per esempio la Francia appoggiò quello Francese, l’Inghilterra di conseguenza non poteva fare altro che fare lo stesso con quello Romano (dobbiamo ricordare infatti che la guerra dei cent’anni è finita nel 1453 e quindi non molto tempo prima).

LE RIVOLTE DEL POPOLO

Come se non bastasse, un concilio tenutosi a Pisa cercò di risolvere lo scisma dichiarando deposti i due papi ed eleggendone uno nuovo, ma l’unico risultato che ottenne fu l’aggiunta di un papa ai due già esistenti.

Nel frattempo il conflitto per il trono dell’impero in Germania vide Sigismondo di Lussemburgo come vincitore, il quale fece pressione per far tenere il concilio ecclesiastico a costanza e si fece garante del suo buon esito. Questo infatti avrebbe portato a un miglioramento dei rapporti con il papato e della politica interna al regno. Grazie anche all’appoggio dell’imperatore (anche se non senza conflitti) si arrivò a una risoluzione dello scisma, deponendo i tre papi contemporanei e eleggendone uno nuovo. Fu proprio in questa cornice di crisi delle istituzioni universali, che ne trasse vantaggio il popolo attuando una serie di rivolte sociali portate avanti da motivazioni economiche, trovando dei motivi di ispirazione comuni.

LA FINE DELLA MENTALITÀ MEDIEVALE

Il cambiamento sicuramente più importante verificatosi tra il XIII e il XIV secolo fu una sostituzione della mentalità medievale (che vedeva i confini e le differenze con gli altri popoli basati sulla religione) con una mentalità nuova, basata sulle differenze linguistiche, testimoniata anche dalle votazioni del concilio di costanza, svolte per gruppi linguistici. In questo modo si verificò la nascita di un senso di appartenenza nazionale da parte della popolazione. La chiesa di conseguenza si trovò a dover assumere un ruolo di arbitraggio tra le parti, presentandosi come un’organizzazione sovranazionale.

A tale scopo la figura del papa doveva riacquistare l’autonomia decisionale che stava via via scomparendo a causa della subordinazione al concilio sempre più marcata. Così quando si riunì nuovamente il clero a Basilea nel 1431, il papa Eugenio IV spostò la sede papale prima a Ferrara e successivamente a Firenze, città che gli permettevano di mantenere un potere accentrato. La definitiva superiorità del papa sul concilio venne affermata da papa Pio II con l’emanazione di una bolla nel 1459.

UN AIUTO PER LO STUDIO

I riassunti che ti servono per fare il punto della situazione.

Leggi anche:

  • Crisi del Trecento
    Cause e conseguenze, cronologia degli eventi e protagonisti
  • Il papato di Avignone
    Dalla cattività avignonese allo Scisma d'Occidente. Schema e caratteristiche dello scontro tra papi e antipapi

Contenuto sponsorizzato: Studenti.it presenta prodotti e servizi che si possono acquistare online su Amazon e/o su altri e-commerce. Ogni volta che viene fatto un acquisto attraverso uno dei link presenti in pagina, Studenti.it potrebbe ricevere una commissione da Amazon o dagli altri e-commerce citati. Vi informiamo che i prezzi e la disponibilità dei prodotti non sono aggiornati in tempo reale e potrebbero subire variazioni nel tempo, vi invitiamo quindi a verificare disponibilità e prezzo su Amazon e/o su altri e-commerce citati

Un consiglio in più