Destra storica: riassunto
La politica della Destra storica: riassunto (1 pagine formato doc)
DESTRA STORICA: RIASSUNTO
Politica della Destra storica.
Destra storica è il nome con cui si indica la classe politica italiana dal 1861 al 1876 formata principalmente da cavuriani e moderati. I moderati diedero un forte esempio d’onestà, ma rispetto a Cavour furono molto più timorosi, essi avevano paura di perdere la tanto ambita unità ed è per questo che furono anche meno coraggiosi ed intraprendenti. In questo periodo ci fu un accentramento in tutti i settori della vita: furono create 59 province tutte con a capo il prefetto che era nominato dall’alto. Fu attuato un tentativo d’unificazione del mercato tramite un’abolizione dei sistemi doganali tra i vari Stati che una volta formavano quella che ora è l’Italia, ma questo significava la non protezione delle economie più deboli formate soprattutto dalle economie meridionali. Gli industriali del nord consideravano il sud come uno sbocco industriale, i meridionali prima si difendevano con la barriera doganale che ora non esiste più e non si possono permettere un cambiamento della loro economia a modello di quella settentrionale più logica ma molto più costosa. Ma di questo la destra storica se ne accorgerà molto tardi, cercarono di vendere i terreni che una volta erano di proprietà ecclesiastica e dello Stato a prezzo accessibile.Tema sul governo della Destra storica
LA DESTRA STORICA AL POTERE
Ma solo pochi contadini riuscirono a comprarli e di questi solo alcuni riuscirono a farli fruttare, gli altri erano costretti rivenderli ai ricchi proprietari borghesi che sfruttavano poi la loro manodopera. Ma la situazione di sfruttamento non cambiava neanche quando il mercato dei proprietari diventava imponente. Nel 1876 la situazione si aggraverà ancora con l’ascesa della sinistra al potere, perché essi instaurarono protezionismo volto a tutelare gli industriali del nord e i gruppi egemonici nazionali (gli agrari del sud). Politica tributaria: dopo l’unificazione d’Italia e finito anche il periodo eroico dei patrioti, bisognava badare all’amministrazione quotidiana. Dopo l’unità il governo si assunse il debito pubblico di ogni Stato che adesso ammontava ad una cifra enorme. L’unificazione prevedeva un aumento della pressione fiscale che gravava più sui ceti meno abbienti con un’imposizione di tasse ad esempio quella sul macinato. Nel 1876, quando a capo del governo c’era Marco Mirighetti, fu conseguito il bilancio del debito statale.
COS'E' LA DESTRA STORICA
Il fenomeno del brigantaggio consiste nella sollevazione delle masse contadine del sud contro la destra con un’organizzazione di resistenza armata.La popolazione del Mezzogiorno faticò a riconoscersi nel nuovo stato unitario, considerandolo come un estraneo che esigeva le tasse e che obbligava i giovani uomini alla leva militare, togliendo braccia all’agricoltura,alla pesca, alle saline e alle miniere di zolfo, unici sostentamenti. L’opposizione sfociò nello sviluppo del brigantaggio e della mafia. Il Brigantaggio si risolse con una vera guerra che vedeva impegnati più di 100 mila uomini governativi. Ma questo fu un grande errore perché il problema del brigantaggio non veniva visto e risolto come un problema politico, cosa che effettivamente era, ma veniva vista sotto un’ottica poliziesca.