ETA
Breve ricerca sull'organizzazione separatista della regione basca spagnola. (file.doc, 2 pag) (0 pagine formato doc)
§@ Manifestazione contro l'ETA ETA Sigla dell'EUZKADI TA AZKATASUNA (Patria basca e libertà).
Organizzazione separatista della regione basca spagnola. Nata verso il 1953 da una scissione del partito nazionalista basco (che aveva animato la strenua resistenza di queste province durante la guerra civile spagnola), adottò i metodi della guerriglia, sia nei Pirenei sia nelle città, contro il regime franchista. La sigla ETA comparve la prima volta all'inizio del 1959. L'organizzazione, che all'epoca godeva dell'appoggio di parte del clero basco, intensificò l'attività terroristica specialmente a partire dalla fine degli anni Sessanta. Nel dicembre 1970 il processo di Burgos contro sedici militanti di questa organizzazione provocò manifestazioni antifranchiste in tutta la Spagna e segnò un momento di crisi per il regime, che accusò i separatisti dell'ETA di essere la longa manus del comunismo e sospese in tutto il paese alcune garanzie di libertà personale. Nell'aprile 1973 il leader dell'ETA Eustaquio Mendizabal fu ucciso a Bilbao dalla polizia spagnola. Nel dicembre dello stesso anno avvenne il più clamoroso attentato compiuto dall'ETA: l'assassinio del capo del governo spagnolo Luis Carrero Blanco, ucciso nel centro di Madrid da una potente carica di tritolo fatta esplodere al passaggio della sua autovettura. Dopo la fine del periodo franchista, l'ETA, divisa nei due rami politico-militare e militare (assai più estremista), continuò la lotta per la piena indipendenza dei Paesi Baschi, impiegando metodi terroristici che la portarono all'isolamento dalle altre forze politiche. Fra il 1978 e il 1981 causò centinaia di morti specie fra gli alti ufficiali delle forze armate e della guardia civile. Un gesto di conciliazione parve venire direttamente dal re Juan Carlos, in visita nel febbraio 1981 nella regione, ma la ripresa dell'attività terroristica nel marzo indusse lo stesso sovrano a far intervenire i militari per pattugliare la frontiera tra l'Euzkadi (paese basco spagnolo) e la sezione francese della regione basca. Le elezioni politiche anticipate dell'ottobre 1982 videro il successo del raggruppamento basco moderato, mentre il partito Herri Batasuna, braccio politico dell'ETA militare, legale ma sotto inchiesta, conservò due dei tre seggi precedenti (peraltro sempre disertati). Avvicinatosi e ben presto fusosi con l'ala eurocomunista del PC basco e con il Partito della rivoluzione basca, l'Euzkadiko Eskerra, non andava più in là di un seggio. Il responso delle urne non era dunque particolarmente favorevole alle iniziative estremiste. La stessa ETA militare (che pure aveva ucciso in un attentato a Madrid il generale comandante la divisione corazzata Brunete) si diceva disponibile a trattare con il governo socialista di Felipe Gonzales. Le trattative, se mai ve ne furono a livello segreto, non produssero particolari risultati, se non un'attenuazione della frequenza degli attentati. Le elezioni regionali del 1984 confermavano ulteriormente l'isolame