L'Italia fascista Cap 48: La costruzione dello stato fascista
Una volta assunta la guida del governo, Mussolini continuò ad alternare le promesse di normalizzazione, alle minacce di un seconda ondata rivoluzionaria.
Nel '22 fu istituito il gran consiglio del fascismo. Nel '23 furono istituite le milizie volontarie per la sicurezza nazionale. Un altro sostegno decisivo, Mussolini lo ebbe dalla Chiesa, con l'avvento di Papa Pio XI. Mussolini si accostò alla Chiesa istituendo l'insegnamento della religione alle scuole e creando un esame al termine della scuola.
La prima vittima dell'avvicinamento tra Chiesa e fascismo fu il partito popolare. Nell' aprile del '23 Mussolini impose le dimissioni dei ministri popolari, e alle elezioni del '24 i fascisti ottennero il 65% dei voti. Ma nonostante la scontata vittoria, il
partito fascista non rinunciò alle violenze. Da ricordare è il delitto Matteotti, esponente socialista che fu ucciso dopo aver pronunciato alla camera una durissima requisitoria contro il fascismo. A questo punto, il partito fascista si trovò isolato perché l'opinione pubblica si accorse della barbaria del partito, ma le opposizioni non potevano fare nulla perché in netta minoranza. Esse cercarono solo di incitare il re e l'opinione pubblica contro i fasci, ma Mussolini contrattaccò arrestando i principali esponenti. Si passò così da un governo autoritario ad una dittatura. Tra il 25 e 26 fu stipulata una costituzione da Alfredo Rocco, la quale conferiva più potere a
Mussolini e riconosceva i soli sindacati fascisti. Nel '28 si arrivò addirittura a imporre una lista di candidati tutti fascisti e far votare ai cittadini se l'accettavano o no. 48.2 : Il totalitarismo imperfetto La gerarchia dello stato totalitario italiano prevedeva il partito, la monarchia e sopra a tutti Mussolini. Fin dagli anni '20, l'iscrizione al partito fu liberalizzata e vi aderirono molte persone. Raggiunta una buona schiera di seguaci, Mussolini cercò di avvicinarsi alla Chiesa, e lo fece con i Patti lateranenzi. Patti lateranenzi : si articolano in 3 parti distinte Trattato internazionale con cui la Santa Sede riconosceva Roma capitale d'Italia, e la propria sovranità nello Stato Pontificio esteso alla sola basilica di San Pietro. Convenzione finanziaria con cui lo stato pagava un indennizzo al Papa per i territori persi. Concordato che regolava i rapporti interni tra Stato e Chiesa (preti esclusi dalla leva, matrimonio esteso a valor civile…) Questi patti rafforzarono la posizione di Mussolini, che ottenne, nel plebiscito del '29 il 98% dei consensi. 48.3 : il regime e il paese Se osserviamo l'Italia durante l'espansione fascista, si possono vedere sui muri, nelle scuole e nei luoghi pubblici, scritte, manifesti e incitazioni al fascismo. Inoltre crebbe molto la popolazione e l'urbanizzazione.