La Francia da Luigi XVI a Napoleone

I poteri che governarono la Francia tra Settecento e Novecento (6 pagine formato doc)

Appunto di juliaben
Luigi XV lascia il trono ad un sovrano inesperto, suo nipote, Luigi XVI, un sovrano debole, senza personalità, influenzato dalla moglie Maria Antonietta (sicuramente non un Leviatano).
Lugi XVI si scontrerà con la nobiltà e il clero che gli impediscono ogni riforma, fino ad arrivare alla rivoluzione.

Questo perché questi ultimi non vogliono pagare le tasse, cose che avrebbe potuto risollevare la crisi economica. Essi, infatti, non vedono la necessità di una riforma fiscale e un'allenza con i borghesi, a differenza dei nobili inglesi, per diventare una classe imprenditoriale. Tutto questo perché vivendo nella reggia di Versailles non si rendono conto della situazione.
Si può definire, quindi, l'aristocrazia francese come una nobiltà avente una mentalità ottusa (come dice il Parini).

In questo periodo l'economia è tradizionale e non liberale. È fondata sull'agricoltura arretrata.

L' organizzazione della società è medioevale. Si divide infatti in clero, nobiltà, terzo stato, dove i pimi due organi hanno dei privilegi: immunità fiscale, diritto di riscuotere proprie imposte, possibilità di accedere alle alte cariche dello Stato.