Guerra di secessione americana: riassunto
Le cause che hanno portato alla guerra di secessione americana: riassunto dettagliato (3 pagine formato doc)
GUERRA DI SECESSIONE AMERICANA: RIASSUNTO
Guerra di secessione americana. Guerra civile che oppose tra il 1861 e il 1865 gli Stati Uniti d'America (l'Unione) a undici stati secessionisti del Sud, organizzati nella Confederazione degli Stati Uniti d'America.
Le origini del conflitto. Nella prima metà del XIX secolo, gli stati del Nord e quelli del Sud erano portatori di tradizioni e interessi economici, sociali e politici profondamente diversi.
Guerra di secessione americana: riassunto e cause
BATTAGLIE DELLA GUERRA DI SECESSIONE AMERICANA
Il mutamento degli equilibri. A metà del secolo, tuttavia, nel Sud si guardava con sospetto all'azione del Congresso, dove i rappresentanti degli stati schiavisti costituivano ormai una minoranza. Lo scontento sudista era accresciuto dall'introduzione in molti stati settentrionali di leggi a tutela della libertà personale, che minavano l'efficacia delle norme varate per arginare il fenomeno della fuga degli schiavi (vedi Fugitive Slave Laws). Non meno apprensione generavano i crescenti successi elettorali del Free-Soil Party, partito che si opponeva all'estensione della schiavitù nei territori acquisiti dopo la guerra con il Messico e contrastava l'ammissione nell'Unione di stati schiavisti di nuova Costituzione. Tuttavia, nel 1857 la Corte Suprema decretò l'incostituzionalità di qualsiasi pretesa federale di proibire la schiavitù. Il 16 ottobre 1859 John Brown, un ardente abolizionista, attaccò l'arsenale federale di Harpers Ferry, in Virginia, con l'intento di provocare una sollevazione degli schiavi. Questa azione fu il pretesto per i sudisti di rivedere la propria posizione all'interno dell'Unione.
Guerra di secessione americana: riassunto breve
GUERRA CIVILE AMERICANA: CAUSE
La secessione del Sud. In occasione delle elezioni presidenziali del 1860, il candidato repubblicano Abraham Lincoln si dichiarò contrario all'estensione della schiavitù. L'elezione di Lincoln rafforzò nel Sud l'opinione che per tutelare i propri interessi non esistesse altra via se non quella dell'indipendenza: nel marzo del 1861 sette stati (vedi South Carolina; Mississippi; Florida; Alabama; Georgia; Louisiana; Texas) adottarono ordinanze di secessione dando vita agli Stati Confederati d'America ed elessero Jefferson Davis a presidente. Nel suo discorso inaugurale Lincoln dichiarò illegale la secessione, esprimendo l'intenzione di mantenere l'autorità e i possedimenti federali nel Sud. Quando il 12 aprile 1861 l'artiglieria sudista aprì il fuoco per impedire i rifornimenti alla base militare federale di Fort Sumter (South Carolina), Lincoln ordinò l'invio di truppe per sedare la rivolta. Per tutta risposta, Virginia, Arkansas, North Carolina e Tennessee aderirono alla Confederazione.