Illuminismo e politica: riassunto

Riassunto sulle teorie politiche e sul diritto scaturite dalla diffusione dell'Illuminismo (2 pagine formato docx)

Appunto di alessandraj10

ILLUMINISMO E POLITICA RIASSUNTO

Teorie politiche dell'Illuminismo. In ambito politico gli illuministi criticarono gli ordinamenti presenti e passati e avanzarono due modelli di stato alternativi, in contrasto con la monarchia assoluta.

Il primo è il modello liberale, proprio dell’Inghilterra, con l’attuazione della monarchia costituzionale. Prima trasse spunto da questa attuazione John Locke, poi Montesquieu. Questo, con L’Esprit des lois, pubblicato nel 1748, analizzò i caratteri dei tre sistemi politici fondamentali, repubblica, monarchia e dispotismo, e dei principi che li reggono: virtù, onore e paura.
Sottolineò l’importanza dei corpi intermedi, come i Parlamenti, per evitare la degenerazione della monarchia in dispotismo, ma soprattutto la separazione dei tre poteri – legislativo, esecutivo e giudiziario. Questi devono essere indipendenti perché il potere limita il potere, in modo che si controllino a vicenda a vantaggio del rispetto dei diritti del singolo cittadino.

ILLUMINISMO POLITICA

Se i poteri non fossero distinti porterebbero a storture a danno dell’individuo: se il potere esecutivo fosse unito al giudiziario si avrebbe una tirannia, così come esecutivo e legislativo porterebbero a un monarca che si fa le leggi per sé. Questa impostazione garantiva anche l’istituzione di leggi a salvaguardia delle minoranze, rispetto alla tirannia della maggioranza. Jean Jacques Rousseau invece fu il fondatore della democrazia diretta. Nel ‘Discorso sull’origine e i fondamenti dell’ineguaglianza fra gli uomini, pubblicato nel 1755, criticava profondamente la società e le istituzioni, guardando alla storia come una progressiva decadenza e corruzione rispetto a uno stato originario in cui gli uomini erano tutti innocenti e uguali, per questo si delinea come figura addirittura anti illuminista. Sosteneva il fatto che la società contemporanea fosse innaturale, poiché l’uomo nasceva schiavo degli altri, mentre nello stato naturale l’uomo è libero e indipendente, e inoltre non era tollerabile che un bambino governasse un vecchio, come succedeva quando salivano al trono i ‘re bambini’.

L'Illuminismo europeo: riassunto

ILLUMINISMO RIASSUNTO

Secondo Rousseau l’inizio della tragedia umana si ha con l’agricoltura e con l’introduzione della proprietà privata, ossia quando nello stato naturale un uomo recintò un terreno e disse che era il suo, e gli altri accettarono questa fondazione. Così iniziò la diseguaglianza fra ricchi e poveri, che poi si approfondì sempre di più. È impossibile tornare allo stato di natura iniziale, però, anziché continuare in uno stato iniquo dove nessuno è garantito della proprietà e della vita, è meglio sottoscrivere la sottomissione a uno stato che garantisca la sicurezza per tutti, un patto che è proposto dal ricco, perché è quello più esposto nel conflitto per mantenere i propri beni, ma d’altra parte è un patto vantaggioso anche per l’indifeso, che non deve più lottare per la sopravvivenza. Così Rousseau nel 1762 pubblicò il ‘Contratto sociale’ in cui illustrò la costituzione del nuovo stato che preservasse la sicurezza, la libertà e l’uguaglianza, presenti nello stato naturale. Questo si può ottenere con l’alienazione totale dei propri diritti da parte di tutti i sottoscrittori, che quindi si sforzano di superare ‘le moi privèe’, per dare spazio a ‘le moi comune’.