India - storia
La storia dell'India, gandhi (2 pagine formato doc)
L'INDIA INGLESE L'INDIA INGLESE Nel corso del settecento la decadenza attraversata dall'impero moghul permise agli inglesi di estendere progressivamente il proprio controllo sulla penisola indiana.
Tra il 1750 e il 1820 la Compagnia inglese delle Indie orientali da un'associazione privata di mercanti che svolgevano i loro traffici in alcune località costiere con l'autorizzazione dell'impero moghul, finì con l'estendere il suo dominio su vaste parti del territorio indiano, mentre nelle altre restarono sul trono i sovrani locali a patto che accettassero la protezione britannica. La Compagnia inoltre fu sottoposta alla supervisione del governo inglese. Tutta la politica estera inglese dell'ottocento fu condizionata dalla volontà di assicurare la non - interferenza delle altri grandi potenze sulle vie di collegamento con l'India. Essa fu il nucleo dal quale si sviluppò nel XIX secolo il nuovo impero britannico. L'India era inoltre qualcosa di nuovo in quanto non era né una base commerciale, né una colonia di popolamento e a lungo rappresentò il prototipo del nuovo colonialismo. Tuttavia nel 1857 il risentimento anti - inglese esplose con le rivolte delle truppe indiane (sepoys) che furono domate nel 1858 e portarono il governo di Londra ad assumere nelle proprie mani il controllo dell'India ponendo fine al precedente dualismo istituzionale. La Compagnia delle Indie fu sciolta e la sovranità nella regione, assunta dalla regina Vittoria, fu esercitata in loco da un viceré dotato di poteri quasi assoluti. Nel corso del XX secolo vi furono però sempre maggiori concezioni da parte inglese che porteranno nel 1917 all'indipendenza dell'India. La dominazione inglese ebbe effetti negativi: la rovina di alcuni settori artigianali che non reggevano la concorrenza dei prodotti inglesi, e la modificazione degli aspetti della cultura indigena (anche se i funzionari inglesi cercarono di modificarla il meno possibile dimostrandosi tolleranti nei confronti delle leggi). Gli Inglesi comunque portarono ordine; posero i fondamenti di una società più moderna (reprimendo il banditismo, e vietando pratiche religiose troppo crudeli); liberalizzarono il commercio, portando così avanti uno sviluppo di tipo moderno; crearono uno strato di impiegati e di tecnici indigeni dotati di una cultura meno tradizionalista. INDIPENDENZA DELL'INDIA Gli inglesi nelle due guerre mondiali utilizzarono le risorse umane ed economiche dell'India, ma dopo il 1945 si accorsero di non potere fermare i processi di indipendenza del paese per cui lottò Gandhi, il profeta della non violenza. Egli, sostenitore del metodo della resistenza passiva e del boicottaggio delle merci inglesi si mise a capo di un vasto movimento di disobbedienza civile che gli procurò numerosi periodi di detenzione e lo costrinse ad estenuanti digiuni per farsi ascoltare da tutta la popolazione. Digiunò anche per motivi religiosi, perché l'India, che era popolata soprattutto da induisti, ospitava una minoranza mussulmana che