Inghilterra, Russia, Cina e Giappone tra l'800 e il '900: riassunto
I partiti dell'Inghilterra di fine '800 e le trasformazioni dei primi anni del '900. Descrizione della Russia durante l'Impero zarista di Alessandro II, della Cina e del Giappone e la loro posizione nella politica estera (3 pagine formato doc)
800 E 900 STORIA
Nel periodo vittoriano (1837-1901), l’Inghilterra vive un periodo di prosperità economica. L’Impero coloniale inglese contiene 400 milioni di abitanti, gode di stabilità economica e politica, ha abbondanza di risorse, in primis ferro e carbone, ha una rete di infrastrutture solida ed efficiente e una socialdemocrazia affermata e progredita. In sostanza, il tenore di vita in Inghilterra è maggiore rispetto al resto dell’Europa, questo grazie a una rivoluzione industriale pienamente soddisfacente e anticipata come tempi.INGHILTERRA FINE 800 INIZIO 900
Nel periodo 1870-1914, la situazione politica è stabile, con un’alternanza costante al governo tra Tories e Whigs; entrambi gli schieramenti sono sostanzialmente liberali, aperti nei confronti delle Trade Unions, che nel tempo verranno considerate legittime anche nel resto d’Europa.
I lavoratori, in Inghilterra, hanno quindi un punto di riferimento costante anche in politica. Tra i conservatori, spiccava Disraeli, mentre tra i liberali si ricorda Gladstone: fino al 1886, questi due gestiscono la vita politica del Paese, mettendo in atto una serie di riforme che potenziano il sistema d’istruzione (istruzione elementare obbligatoria) e la vita democratica (suffragio universale maschile, 1885).La Russia tra il XIX e il XX secolo: riassunto
STORIA CONTEMPORANEA 800 E 900, RIASSUNTI
Con gli anni ’90, anche in Inghilterra emerge il nazionalismo, che mette in dubbio alcuni aspetti della gestione dell’impero. Nel 1906, inoltre nasce il Labour Party, un partito riformista di ispirazione socialista ma di stampo liberal-democratico, che acquisterà consensi nel corso degli anni, fino ad affermarsi come terzo partito del Paese.
Una questione che resta aperta durante tutto questo periodo è quella irlandese: da sempre questa regione aveva avuto spinte indipendentiste, avendo un’agricoltura arretrata, un’industria praticamente inesistente e frequenti problemi legati alle rivolte degli strati più bassi. Nella vita politica irlandese, c’è chi vuole un’indipendenza piena e chi vuole solo più autonomia. Negli anni ’70, una crisi agricola scatena rivolte e attentati contro gli Inglesi; nel Parlamento inglese, i progressisti propongono l’autonomia per l’Irlanda. Negli anni ’80, viene proposta la Homerule Law, una legge che non concede l’indipendenza, ma solo una maggiore economia; questa legge non verrà mai in realtà applicata, a causa dello scoppio della Prima Guerra Mondiale.
L'800 IN BREVE: LA RUSSIA
In Russia, invece, si vive una situazione molto diversa: l’Impero Russo era arretrato dal punto di vista politico e sociale, in cui vigeva un immobilismo imperante che comprendeva ancora la servitù della gleba, eliminata solo nel 1861 da Alessandro II. Il 90% della popolazione era contadina, la struttura economica era quindi rurale, fondata sulle comunità rurali patriarcali, i mir; a parte i pochi centri metropolitani industriali, il resto del territorio era organizzato in questo modo. Non esistono istituzioni rappresentative come un Parlamento, che verrà concesso solo dopo il 1905, e il suffragio era ridotto. Dal punto di vista culturale, la Russia si divideva tra occidentalisti e slavofili, tra progressisti e più conservatori.