Gli intellettuali e la Prima guerra mondiale: riassunto
In breve, quadro generale delle posizioni degli intellettuali prima e durante la prima guerra mondiale (4 pagine formato doc)
GLI INTELLETTUALI E LA PRIMA GUERRA MONDIALE: RIASSUNTO
Gli intellettuali rispetto alla guerra.
Primi fra tutti a esaltare la guerra come sola igiene del mondo troviamo i futuristi. Il manifesto dei futuristi fu pubblicato il 20 febbraio del 1909 da Filippo Tomaso Martinetti, il suo programma era quello di cancellare gli ideali del passato e creare una nuova concezione della vita totalmente rinnovata. I valori su cuoi si fonda la visione del mondo futurista sono quelli della velocità, della dinamicità e della vitalità. Di qui l’adesione alle idee nazionaliste e militariste.Intellettuali e potere nella riforma imperiale, tesina
FUTURISMO
I futuristi disprezzano i comuni atteggiamenti sentimentali e spirituali essendo questi valori di una civiltà ormai superata. Martinetti fu anche in grado di diffondere il suo programma e ricercare il successo con le “serate futuriste” durante le quali il pubblico veniva totalmente coinvolto che si sfociava spesso in risse. Egli partecipò alla grande guerra dando prova di grande valore e fu ammirato perfino da D’Annunzio. Nel manifesto egli enuncia i punti focali del suo programma. Viene cantato l’amore per il pericolo,egli ritiene che un elemento essenziale della poesia debba essere il coraggio come l’audacia e la ribellione, la poesia va concepita come assalto contro le forze ignote. La velocità è essenziale per i futuristi. La guerra viene vista come sola igiene del mondo e c’è un disprezzo della donna tanto che si riteneva il calore di un pezzo di ferro + appassionante del sorriso di una donna.
Vengono definiti cimiteri i musei, visti come dormitori pubblici dove sono sepolti accanto corpi ignoti e odiati.
GLI INTELLETTUALI CONTRO LA GUERRA
Ammirare il passato equivale, dice, a sprecare tutte le nostre forze.ma non erano solo innovazioni concettuali quelle del martinetti, c’erano anche innovazioni nella sintassi. Frequente per esempio l’uso delle analogie accostando però realtà estremamente diverse fra loro essa non è altro che l’amore profondo che collega le cose distanti e ostili. La parola perde significato e va ad indicare l’oggetto concreto a cui si riferisce, il suo significato è allusivo. Il futurismo si proponevacosì di distruggere la sintassi tradizionale, vengono addirittura aboliti gli elementi di punteggiatura per suggerire il fluire interrotto delle sensazioni. Il verbo viene proposto all’infinito per indicare la durata e la continuità. Introducono 3 elemeti per loro fondamentali ed esclusi fino a quel momento: RUMORE, ODORE, PESO.
IL TEMA DELLA GUERRA NELLA LETTERATURA
I futuristi pure essendo completamente diversi dai crepuscolari, esprimono come loro esigenze di rifiuto e di rinnovamento.
I crepuscolari infatti rappresentano la voce di una gloriosa poesia che si spegne, contrapponendo a contenuti aulici e sublimi l’amore per le piccole cose…(che è un punto in comune con pascoli)
I crepuscolari però a differenza dei futuristi non avevano un programma ben definito interpretavano a loro piacimento la crisi della classe borghese.