Dall'Unità d'Italia alla Prima guerra mondiale

Breve appunto di storia sull'Italia post-unitaria e precedente alla Prima guerra mondiale, utile da portare come argomento a piacere all'esame di terza media (3 pagine formato doc)

Appunto di cla09

DALL'UNITA' D'ITALIA ALLA PRIMA GUERRA MONDIALE

La vittoria della sinistra storica.

Dopo le elezioni del 1874 prese il potere una nuova maggioranza chiamata, per la lunghezza della sua presenza nella maggioranza, Sinistra Storica. Per questa vittoria la Destra Storica passò alla minoranza e cadde definitivamente nel 1876. Il nuovo Presidente del Consiglio fu Agostino Depretis.
Umberto I. L’età che va dal 1878 al 1900 è chiamata “Età Umbertina” poiché il re d’Italia di allora fu Umberto I che era successo al padre Vittorio Emanuele II.
Depretis e il trasformismo.
Nel 1876 Depretis formò il nuovo governo ma subito ebbe paura di non poter portare a termine il suo progetto di governo. Per portarlo a termine decise di fare dei compromessi o dei favori personali ai rappresentanti dell’altro schieramento politico. In questo modo, chiamato Trasformismo, furono approvate moltissime riforme. Il trasformismo segnò quindi la fine del bipartitismo.

L'Italia dopo l'Unità: riassunto

STORIA DELL'UNITA' D'ITALIA RIASSUNTO

Le riforme della “Sinistra Storica”. La Sinistra Storica si era prefissa come obbiettivo principale da svolgere durante la sua presenza al governo la completa alfabetizzazione di tutta la popolazione varando una riforma, la legge Coppino, che costringeva tutti i bambini ad andare a scuola. La seconda riforma di una notevole importanza fu la Riforma del sistema elettorale, che consisteva nell’ampliamento delle persone che avevano il diritto di votare.
La svolta protezionistica. Depretis sul piano economico abolì la tassa sul macinato, approvata dal governo di Destra. Per migliorare l’economia italiana decise di attuare un’economia protezionistica che consisteva nel miglioramento dell’industria italiana con conseguente vendita di prodotti italiani e non esteri.

STORIA D'ITALIA IN BREVE

Dall’Italietta all’avventura in Abissinia. Sul piano estero Depretis decise di cedere alle ambizioni del re che voleva far diventare l’Italia un Grande Impero conquistando delle terre in Africa precisamente l’Etiopia (Abissinia). Nel 1885 l’esercito italiano sbarcò in Etiopia ma per oltre 5 anni non riuscì a spostarsi dalla costa data la forte resistenza della specie di esercito etiope capitanato dal Negus.
Le grandi inchieste sociali. Nel 1884 un uomo politico di nome Jacini fece un’inchiesta per verificare le condizioni di vita dei contadini. Alla fine di quest’inchiesta Jacini fece notare che le condizioni di vita dei contadini del Sud-Italia non era affatto cambiata dall’Unione d’Italia fino a quel momento. Questo fu soltanto l’inizio della grande differenza economica tra Nord e Sud.
Gli emigranti. Il periodo che va dal 1876 al 1918 fu caratterizzato da continuo flusso migratorio che fece lasciare l’Italia a circa 15 milioni di persone nella speranza di trovare qualche lavoro all’estero soprattutto negli Stati Uniti.