La Roma di Mario e Silla
riassunto sulla vita e riforme riguardanti Mario e Silla, appartenenti alla storia romana (2 pagine formato doc)
La Roma di Mario e Silla - Il malcontento verso i nobili fece sì che venisse eletto console nel 107 a.C.
Caio Mario, “uomo nuovo”, appartenente a famiglia di ordine equestre (“uomo nuovo” chi intraprendeva la carriera politica senza avere un magistrato tra i parenti in vita o tra gli antenati). Prima di partire per la guerra, egli riformò l’esercito: stabilì che potevano essere soldati tutti coloro che, romani, italici o abitanti delle province, si fossero offerti come volontari, anche se nullatenenti. Stabilì che i legionari, dopo aver prestato servizio nell’esercito per sedici anni, ricevessero, al momento del congedo, un appezzamento agricolo.
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L’esercito si trasformava in una milizia professionale, con soldati pagati, in servizio permanente e meglio addestrati. Tutti i soldati furono armati allo stesso modo, con elmo, scudo, corazza, spada, pugnale, giavellotti. Le legioni giunsero a contare 6000 uomini, divisi in 10 coorti di 600 uomini l’una. I soldati erano regolarmente pagati, in servizio permanente, meglio addestrati; l’esercito poteva diventare uno strumento potente nelle mani di generali ambiziosi.
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Con l’esercito rinnovato, Mario vinse contro Giugurta nel 105 a.C., contro i Teutoni( ad Aquae Sextiae, l’odiena Aix-en-Provence nel 102 a.C.) e poi contro i Cimbri ai Campi Raudii presso Vercelli nel 101 a.C.), popolazioni germaniche che compivano incursioni e razzie tra la Spagna e la Gallia. Per queste vittorie fu acclamato salvatore della patria, ma egli incontrò ostacoli da parte della nobiltà nel tentativo di realizzare la sua riforma ( distribuzione delle terre ai veterani), pertanto, si ritirò momentaneamente dalla vita politica.