Il manifesto del partito comunista: riassunto e analisi
Riassunto e analisi del Manifesto del partito comunista di Karl Marx e Friedrich Engels (9 pagine formato doc)
IL MANIFESTO DEL PARTITO COMUNISTA: RIASSUNTO E ANALISI
Karl Marx e Friedrich Engels: Manifesto del Partito Comunista.
Schema riassuntivo. Il “Manifesto del partito comunista” è una dichiarazione dei principi sui quali si fonda il comunismo e degli obiettivi propri del partito comunista: è ora che i comunisti espongano apertamente a tutto il mondo il loro modo di vedere, i loro scopi, le loro tendenze (pag. 3). Marx inizia sostenendo una concezione che vede la storia come un’incessante lotta tra classi; questo conflitto sociale è sempre esistito fin dall’antichità e nell’epoca moderna, l’era del capitalismo, esso si restringe ad uno scontro tra la borghesia, classe ricca e dominante, e il proletariato, la classe operaia. L’epoca della borghesia si distingue dalle altre per aver semplificato i conflitti di classe. L’intera società si va sempre più scindendo in due grandi campi nemici, in due grandi classi direttamente contrapposte l’una all’altra: borghesia e proletariato.Mentre i proletari diventano sempre più poveri ed oppressi, i borghesi cercano nuovi modi per aumentare i loro profitti, per esempio innovando i mezzi di produzione industriali, ma in questo modo non fanno altro che avvicinarsi al momento della loro caduta. Marx sostiene infatti che il proletariato sia destinato a generare una rivoluzione sociale con la quale finirà ogni forma esistente di sfruttamento delle persone e del loro operato. La borghesia produce anzitutto i propri becchini. Il suo tramonto e la vittoria del proletariato sono egualmente inevitabili.
Il Manifesto del partito comunista: riassunto per capitoli
IL MANIFESTO DEL PARTITO COMUNISTA: RIASSUNTO SEMPLICE
Il partito comunista si propone come portavoce di questa rivoluzione, alleato e guida del popolo oppresso dai capitalisti. A questo punto Marx delinea le misure necessarie a raggiungere l’emancipazione degli operai, proponendo come carattere principale della sua strategia politica l’abolizione della proprietà privata, che lui ritiene essere la causa primaria delle differenze tra classi e, di conseguenza, delle lotte che ne derivano. Ciò che contraddistingue il comunismo non è l’abolizione della proprietà in generale, bensì l’abolizione della proprietà borghese. [...] In questo senso i comunisti possono riassumere la loro teoria in un’unica espressione: abolizione della proprietà privata.
IL MANIFESTO DEL PARTITO COMUNISTA: ANALISI
La meta politica finale dei comunisti non si limita soltanto alla liberazione della classe operaia dallo sfruttamento capitalista, ma intende anche evitare che le condizioni per tale sfruttamento si possano ripresentare. Marx sottolinea quindi l’esigenza di porre i mezzi produttivi ed economici nelle mani di uno stato nuovo, controllato e gestito dal proletariato. Solo in questo tipo di regime, dove non esiste la proprietà privata ma solo quella comune, sarà possibile eliminare definitivamente le differenze di classe e le classi stesse. Al posto della vecchia società borghese [...] subentra un’associazione in cui il libero sviluppo di ciascuno è la condizione per il libero sviluppo di tutti.