Nazionalismo: definizione e storia

Definizione e approfondimento del termine nazionalismo e il suo legame con il razzismo: riassunto (5 pagine formato doc)

Appunto di serena8111988

NAZIONALISMO: DEFINIZIONE

Nazionalismo.

Il nazionalismo è l'esaltazione dello stato nazionale, considerato come ente indispensabile per la realizzazione delle aspirazioni sociali, economiche e culturali di un popolo, il cui prestigio e gloria richiedono una posizione di predominio nel mondo.
Sul piano economico, il nazionalismo rappresenta gli interessi dell'industria e del capitalismo nazionali, che vedono nella nazione lo strumento per affermarsi nel mondo, per proteggersi dalla concorrenza estera e per controllare i nemici interni, in particolare le rivendicazioni dei lavoratori.
Come concetto di base, il nazionalismo è già presente, ancor prima della sua manifestazione storica, nella concezione del popolo come elemento di unità della nazione; ad esempio Fichte (Discorsi alla nazione tedesca, del 1808) parla della superiorità del popolo tedesco e Hegel vede nell'affermarsi di una nazione sulle altre il compimento dei destini del mondo governato dalla Ragione universale.

La nascita del nazionalismo viene fatta risalire alla fine dell’epoca medioevale, messa in rapporto con la disintegrazione dell’Impero e l’ascesa degli stati nazionali e trova il suo sostentamento nell’ambiguità dell’idea di nazione.

Tesina sul nazionalismo: storia e significato

PATRIOTTISMO SIGNIFICATO

Esso esalta la terra e la patria, il cui orgoglio scaturisce dal senso della nazione spontanea, ma poi indirizza questa esaltazione in una lotta contro le altre nazioni per un prestigio e una gloria che sono solo della nazione ideologica, il che equivale a dire della classe egemone e del capitalismo nazionale.
Sul piano psicologico, il nazionalismo è considerato l'espressione dell'ottimismo delle classi dirigenti che, avendo guadagnato la loro egemonia attraverso la competizione sociale, si sentono un tutt'uno con la nazione, per cui i successi di questa sulle altre diventano modi ulteriori per rafforzare la propria posizione. Ma il nazionalismo trova un fertile terreno anche nelle classi più povere e diseredate, che trasferiscono nei presunti o reali successi della nazione e nella sua gloria le aspettative della vita.

Il nazionalismo: riassunto

IL NAZIONALISMO: RIASSUNTO

Il nazionalismo, inteso come volontà di potenza e di espansionismo della nazione, è insito sempre negli stati nazionali ed è, indubbiamente, un'ideologia molto pericolosa, perché fornisce il supporto emotivo necessario alle guerre tra gli stati. Non a torto viene considerato il principale responsabile dei consensi alle due guerre mondiali e delle efferatezze in esse compiute. Il nazionalismo non è stato la causa delle guerre mondiali, ma è stato il principale strumento propagandistico di cui gli stati si sono serviti per trovare consensi all'intervento armato. Questa è la sua vera pericolosità
Il nazionalismo più antico era in primo luogo un sentimento inclusivo: la sua naturale relazione con lo stesso sentimento in un altro popolo era difetto di affinità, non aperto contrasto, ad esso non era inerente un antagonismo tale da impedire alle nazionalità di crescere e prosperare le une vicino alle altre. Essenzialmente tale era il nazionalismo del primo ‘800, e i politici del libero scambio vedevano in qualche modo giusto nel loro sogno di un rapido sviluppo di un internazionalismo effettivo, non formale, attraverso la pacifica, vantaggiosa circolazione di beni e di idee da parte di nazioni che riconoscessero una giusta armonia di interessi fra i popoli liberi.

Cos'è il nazionalismo: riassunto

NAZIONALISMO E RAZZISMO

I legami tra nazionalismo e razzismo sono evidenti: alla base del nazionalismo c'è l'unità della nazione, intesa come unità del popolo, e il popolo viene identificato con la razza. L'esaltazione della nazione equivale quindi all'esaltazione del popolo e della razza, di una razza sulle altre. Il razzismo, infatti, non è riconoscere le diverse razze umane, ma sostenere che una è superiore alle altre, per cui si può ammettere, in nome della superiorità, ogni forma di sfruttamento, sopraffazione e, agli estremi, anche morte e sterminio. Così di fatto è successo storicamente.