Origini del Fascismo e Fascismo in Italia: riassunto
Riassunto semplice sulle origini del fascismo e la storia ed ideologia del fascismo in Italia (6 pagine formato docx)
FASCISMO IN ITALIA
Le origini del fascismo: il primo dopoguerra.
in Italia la guerra era stata finanziata soprattutto con l'emissione di prestiti, con un conseguente forte incremento del debito pubblico; anche l'inflazione era cresciuta. Il disagio era aggravato da altre tre emergenze: l'aumento dei prezzi, la riconversione produttiva dell'industria bellica e il reinserimento dei reduci. Gli scioperi contro il carovita del giugno-luglio 1919 furono il segno di un profondo malcontento: i tumulti di piazza e i saccheggi dei negozi fecero temere che la protesta potesse sfociare in un' insurrezione generalizzata. L'Italia tra il 1919 e il 1922 visse in un periodo di instabilità politica. Il governo, presieduto da Vittorio Emanuele Orlando, cadde e il 23 giugno 1919 Francesco Saverio Nitti varò un nuovo governo. Dopo l'approvazione di una legge elettorale che introduceva il sistema proporzionale, le Camere furono sciolte e si tennero nuove elezioni, alle quali il blocco liberale risultò ancora la forza politica più votata. Fino al 1922 si susseguirono vari governi guidati da premier diversi ma tutti segnati da un'uguale fragilità di fondo.Il fascismo in Italia: riassunto
FASCISMO IN ITALIA: RIASSUNTO
Quando fu fatta la Conferenza di Parigi all'Italia non fu assegnata la città di Fiume. Si parlò quindi di vittoria mutilata, in quanto l'Italia aveva vinto la guerra, ma non aveva ottenuto ciò che voleva(Istria, Dalmazia e Fiume). Nel 1919, guidati da Gabriele D'Annunzio, duemila legionari occuparono Fiume. Lo stesso D'Annunzio assunse il comando della città, proclamandone l'annessione all'Italia. L'avventura fiumana dorò 15 mesi e si concluse con il trattato di Rapallo, che assegnò a Fiume lo status di città libera, non appartenente né all'Italia né allaJugoslavia. D'Annunzio rifiutò di accettare quella soluzione: il 24 dicembre Fiume fu bombardata e il 18 gennaio D'Annunzio si arrese.
Il fascismo: riassunto per tesina
FASCISMO IDEOLOGIA: IL BIENNIO ROSSO
Tra il 1919 e il 1920 ci fu il grande sviluppo delle organizzazioni sindacali bracciantili: gli iscritti al sindacato socialista (la Federeterra) raddoppiarono e lo stesso incremento interessò la Confederazione italiana dei lavoratori. Gli scioperi aumentarono e durante queste lotte furono conseguiti importanti successi. Contemporaneamente i contadini da un lato proponevano di prendersi la terra attraverso l'occupazione violenta e illegale dei terreni, con la conseguente espropriazione dei vecchi proprietari, dall'altro, proponevano la scelta pacifica di comprarsi la terra. Il primo caso riguardò soprattutto il Mezzogiorno. anche gli operai si attivarono, essi volevano che in Italia doveva esserci una rivoluzione come quella in Russia. Proprio a causa delle numerose lotte che interessarono tanto le campagne quanto le città, gli anni 1919-1920 sono stati definiti dagli storici biennio rosso(colore dei comunisti). I sindacati attuarono scioperi in Italia, ma si rivelò inadeguato, finendo per delegare al Partito socialista l'intera gestione politica delle lotte. In questo quadro, l'unica eccezione fu l'esperienza dei consigli di fabbrica. Il movimento dei consigli si affermò nelle principali fabbriche italiane(il primo sorse a Torino: FIAT). I consigli volevano rappresentare tutti gli operai di una fabbrica, anche quelli non iscritti al sindacato.
Fascismo in Italia e Mussolini: riassunto
FASCISMO SIGNIFICATO
Tra le forme di lotta più insidiose adottate dagli operai ci fu l'ostruzionismo, cioè il rallentamento della produzione, al quale i padroni risposero con le serrate, ossia con la chiusura degli stabilimenti e con il licenziamento degli operai più attivi. Proprio per impedire le serrate, gli operai decisero l'occupazione delle fabbriche. Lo scontro decisivo si consumò nel settembre 1920. In tutta Italia gli operai occuparono le fabbriche. Il movimento si concluse però con una sostanziale sconfitta. Gli operai restarono isolati e non riuscirono a coinvolgere nella loro protesta gli altri soggetti sociali. Alla fine ci fu un accordo che strappava appena qualche salariale.