Il Papa ad Avignone: storia

Le problematiche della Chiesa di Roma nel periodo 1300-1439: la crisi del papato, lo scisma e la Cattività avignonese. Storia del papato ad Avignone (3 pagine formato doc)

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IL PAPA AD AVIGNONE: STORIA

Crisi del papato tra cattività avignonese, scisma e conciliarismo.

Un senso altissimo della dignità pontificia e della necessità di affermare l’autorità anche temporale della chiesa caratterizza il pontificato di Bonifacio VIII, eletto papa nel 1294.
Nel 1300 proclama il giubileo, l’indulgenza plenaria per chi visiti le tombe degli apostoli, che diviene una celebrazione della chiesa romana.
Le dottrine teocratiche di Bonifacio prendono forma nello scontro con Filippo IV, re di Francia.
All’origine del conflitto stanno questioni di natura economica e fiscale: il diritto del re di tassare gli ecclesiastici del suo regno, ovvero il diritto del papato di imporre tasse sui beni della chiesa francese.
Più in generale in discussione sono i rapporti tra autorità religiosa e autorità civile.
Le posizioni pontificie trovano espressione nelle bolle Ausculta fili (1301) e Unam sanctam (1302) dove si ribadisce la subordinazione del potere civile a quello religioso.

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PAPATO AD AVIGNONE: STORIA

Dottrina delle due spade: due spade, quella temporale e quella spirituale, sono state stabilite da Dio per il governo dei cristiani, e sono entrambe in potere della chiesa; se la spada temporale è affidata ai laici, questi devono comunque riconoscere la superiore autorità del potere religioso, che può essere giudicato esclusivamente da Dio.
Contro le pretese del pontefice si schierano accanto al re anche gli stati generali, convocati per la prima volta nel 1301. Viene richiesta la convocazione di un concilio e Bonifacio subisce ad Anagni l’umiliazione dell’arresto da parte di un contingente inviato dal re di Francia (1303).
Liberato da una sommossa popolare il papa muore tuttavia poco dopo.
Come successore di Bonifacio VIII, il conclave elegge rapidamente Benedetto XI, il cui pontificato dura però meno di un anno.


Solo nel 1305 avviene l’elezione del nuovo papa, in virtù dell’esitazione del collegio cardinalizio sospeso tra la possibilità di nominare una personalità che prosegua l’azione intrapresa da Bonifacio VIII e l’intenzione di scegliere invece un pontefice gradito al re di Francia.
La scelta cade su un cardinale francese, che diviene papa con il nome di Clemente V. Questi non si reca a Roma e, dopo essere stato incoronato a Lione, trasferisce la sede del papato ad Avignone (città provenzale posta sotto la sovranità degli angioini, signori di Napoli e vassalli del pontefice).

Crisi del papato: riassunto

CATTIVITA' AVIGNONESE E SCISMA D'OCCIDENTE

Per settanta anni il papato rimane ad Avignone, periodo in cui si susseguono esclusivamente pontefici francesi.
Nel periodo della cosiddetta cattività avignonese (significando con questa espressione la “prigionia” del papa in terra di Francia) la chiesa si caratterizza per un drastico accentramento del potere nelle mani del pontefice, per una propensione al lusso e al mecenatismo in campo culturale (resi possibili da un efficace sistema amministrativo e finanziario), ma anche per una scarsa attenzione alle richieste di riforma in ambito religioso e spirituale, che emergono invece in ampi settori del modo cristiano.