Programma di De Pretis
Appuntisintetici e schematic sulla sinistra storica e sul programma adottato da De Pretis quando era primo ministro (5 pagine formato doc)
Quale impegno Depretis pone al primo
punto del suo programma?
Il primo punto del programma di Depretis prevedeva la riforma della legge elettorale politica, che risaliva ancora al 1860: il voto veniva allargato a 21 anni anziché usare il suffragio di censo.
In realtà la situazione non cambiava poi molto perché bisognava comunque saper leggere e scrivere, e al centro e al sud il tasso di analfabetismo era assai elevato; cambia al nord, ma nemmeno di molto.
Altro punto che pone fondamentale è la dipendenza della magistratura.
Quali misure egli propone per integrare le masse popolati nella vita dello stato?
Depretis pone come obiettivo l'istruzione popolare obbligatoria: anch'egli si era reso conto che c'era molta ignoranza tra le masse popolari: ma come biasimare il popolo? D'altronde l'Italia era un paese arretrato basato sull'agricoltura e i bambini, anziché andare a scuola, lavoravano nei campi.
Politica realmente adottata
Salito al potere nel 1876, dopo la caduta della Destra storica, Depretis fissa alcuni punti fondamentali della sua politica: diritto di voto allargato, istruzione obbligatoria, pareggio del bilancio per la stabilità del governo.
A dire il vero, la sua politica non era molto differente da quella adottata in precedenza dalla Destra storica: non c'era ancora il concetto politico di Destra e Sinistra, quindi il suo programma non era molto rivoluzionario.
A seguito delle sue idee, vi furono due leggi importanti:
Il primo punto del programma di Depretis prevedeva la riforma della legge elettorale politica, che risaliva ancora al 1860: il voto veniva allargato a 21 anni anziché usare il suffragio di censo.
In realtà la situazione non cambiava poi molto perché bisognava comunque saper leggere e scrivere, e al centro e al sud il tasso di analfabetismo era assai elevato; cambia al nord, ma nemmeno di molto.
Altro punto che pone fondamentale è la dipendenza della magistratura.
Quali misure egli propone per integrare le masse popolati nella vita dello stato?
Depretis pone come obiettivo l'istruzione popolare obbligatoria: anch'egli si era reso conto che c'era molta ignoranza tra le masse popolari: ma come biasimare il popolo? D'altronde l'Italia era un paese arretrato basato sull'agricoltura e i bambini, anziché andare a scuola, lavoravano nei campi.
Politica realmente adottata
Salito al potere nel 1876, dopo la caduta della Destra storica, Depretis fissa alcuni punti fondamentali della sua politica: diritto di voto allargato, istruzione obbligatoria, pareggio del bilancio per la stabilità del governo.
A dire il vero, la sua politica non era molto differente da quella adottata in precedenza dalla Destra storica: non c'era ancora il concetto politico di Destra e Sinistra, quindi il suo programma non era molto rivoluzionario.
A seguito delle sue idee, vi furono due leggi importanti:
- 1877 LEGGE COPPINO: innalzava
l'obbligo scolastico fino all'età di nove anni, in pratica fino
alla terza elementare, il tempo per imparare a leggere e a
scrivere.
In realtà non era molto osservata perché, soprattutto al sud, i bambini lavoravano come contadini con la famiglia e anche perché i comuni non avevano i finanziamenti necessari. Inoltre non c'erano ancora sanzioni per chi non rispettava la legge, quindi non era da considerarsi poi così obbligatoria. - 1882 SUFFRAGIO ALLARGATO: veniva
tolto il suffragio di censo, e il diritto di voto era allargato agli
uomini di 21 anni compiuti a patto che sapessero leggere e
scrivere.
Non viene incrementato di molto il numero dei votanti: al sud non cambia perché erano tutti analfabeti; al nord incrementa di poco grazie alle scuole popolari che fano nascere operai e artigiani specializzati.