La Resistenza in Italia nella Seconda guerra mondiale: riassunto
Riassunto sulla Resistenza in Italia prima, durante e dopo la Seconda guerra mondiale (8 pagine formato doc)
LA RESISTENZA IN ITALIA NELLA SECONDA GUERRA MONDIALE
La Resistenza in Italia.
"I sogni dei partigiani sono rari e corti, sogni nati dalle notti di fame, legati alla storia del cibo sempre poco e da dividere in tanti: sogni di pezzi di pane morsicati e poi chiusi in un cassetto. I cani randagi devono fare sogni simili, d'ossa rosicchiate nascoste sotto terra. Solo quando lo stomaco è pieno, il fuoco è acceso, e non s'è camminato troppo durante il giorno, ci si può permettere di sognare una donna nuda e ci si sveglia al mattino sgombri e spumanti, con una letizia come d'ancore salpate" (Il sentiero dei nidi di ragno).La Resistenza in Italia è la lotta vittoriosa condotta nel corso della seconda guerra mondiale, in tutta l'Europa occupata, contro le truppe nazifasciste.
Nei vari paesi essa rivestì caratteristiche comuni, sia pur tra considerevoli differenze: si trattò di una lotta popolare, i cui combattenti erano, in prevalenza, contadini e operai; fu una spontanea rivolta contro l'invasione straniera, che, in coscienze rimaste sin allora inerti, destò la forte volontà di difendere la propria terra; in molte nazioni assunse l'aspetto di una guerra civile contro i collaborazionisti.
RESISTENZA ITALIANA RIASSUNTO
Espressione della ribellione morale contro l'oppressione nazista, la Resistenza in Italia coagulò sotto i suoi ideali forze politicamente molto differenti quando non opposte: dai progressisti ai conservatori, dai liberali ai comunisti, dai repubblicani ai socialisti. Tuttavia, in quasi tutti i paesi occupati, la maggioranza dei partigiani era comunista, il che fornì alla Resistenza in Italia un aspetto di rivolta sociale che adombrava una soluzione di tipo sovietico: fu questa la ragione per cui l'Unione Sovietica appoggiò ovunque i partigiani che per la medesima ragione, non erano invece del tutto graditi agli anglo-americani.
La guerra popolare coincise così con gli interessi delle grandi potenze, senza il cui aiuto, d'altra parte, difficilmente avrebbe potuto trionfare: mentre gli Alleati, il cui obiettivo rimaneva peraltro quello di sconfiggere il nazismo, miravano a non rafforzare l'Unione Sovietica, quest'ultima aveva la stessa mira nei confronti degli Stati Uniti.La Resistenza italiana: riassunto
COS'E' LA RESISTENZA IN STORIA
La Resistenza in Italia fu dunque un fenomeno europeo: soltanto in Germania non ebbe praticamente luogo, tranne che per l'importante episodio del fallito attentato contro Hitler del 20 luglio 1944.
L'ingresso in guerra dell'Italia nella seconda guerra mondiale avvenne il 10 giugno 1940 con Mussolini convinto che la guerra stesse per finire.
Un politico italiano, Pietro Nenni disse che il nostro paese era entrato in guerra male e per decisione di Mussolini, in quanto l'opinione pubblica era decisamente tiepida se non passiva di fronte all'evento.
Nenni disse che l'Italia era entrata in guerra senza ragione, senza scusa perchè anche se la Germania avesse vinto l'Italia sarebbe rimasta il suo paese satellite, senza onore perchè colpì alle spalle la Francia.
All'interno del nostro paese il regime fascista era sempre meno popolare e iniziò a vacillare già nel marzo 1943 a causa di alcuni clamorosi scioperi che partirono da Torino, nel luglio dello stesso anno gli Alleati (Stati Uniti, Inghilterra) sbarcarono in Sicilia; pochi giorni dopo, tra il 24 e il 25 luglio durante una seduta notturna del Gran Consiglio Fascista, Dino Grandi non diede fiducia a Mussolini che decise di dare le dimissioni; il re ascoltò le sue dimissioni, le accettò ma subito dopo lo fece arrestare e mandare alla prigione del Gran Sasso.