Riassunto dettagliato della Rivoluzione francese
Analisi accurata di tutte le fasi e le cause della Rivoluzione Francese: riassunto dettagliato (4 pagine formato doc)
RIVOLUZIONE FRANCESE: CAUSE
Riassunto dettagliato della Rivoluzione Francese (1789-1795). La rivoluzione francese scoppia nel 1789 come fronda aristocratica, prosegue come riv.
Popolare e terminerà come riv. Borghese.
Cause:
-le continue guerre del ‘700
-la carestia degli anni ‘80
-lo squilibrio della società dell’ancien regime (tassato solo il terzo stato).
In Francia, all’epoca della rivoluzione, la popolazione era divisa in tre ceti sociali: Nobili e Clero, che avevano potere e ricchezze, non lavoravano, non pagavano le tasse, ma avevano potere politico, e il 3° Stato, i contadini, artigiani, la piccola borghesia, la parte produttiva del paese, che pagava le tasse, ma non aveva potere politico.
Cause:
-le continue guerre del ‘700
-la carestia degli anni ‘80
-lo squilibrio della società dell’ancien regime (tassato solo il terzo stato).
In Francia, all’epoca della rivoluzione, la popolazione era divisa in tre ceti sociali: Nobili e Clero, che avevano potere e ricchezze, non lavoravano, non pagavano le tasse, ma avevano potere politico, e il 3° Stato, i contadini, artigiani, la piccola borghesia, la parte produttiva del paese, che pagava le tasse, ma non aveva potere politico.
Rivoluzione francese: riassunto dettagliato
RIVOLUZIONE FRANCESE: RIASSUNTO BREVE E SEMPLICE
Il re Luigi XVI è costretto a tassare il primo e secondo stato, a causa della grave crisi economica. I nobili si ribellano e chiedono la convocazione degli STATI GENERALI, che saranno convocati il 5 maggio 1789.
Il 3° stato era in maggioranza, ma poiché il voto era per ordine e non per testa, avrebbe perso. Ciò porta alla formazione del Partito Nazionale, che comprendeva, oltre al 3° Stato, alcuni nobili e preti illuminati, che ritenevano giusto che a pagare fossero tutte e tre le classi sociali. Un personaggio importante è l’abate Sieyés che chiedeva il voto per testa e scrive un pamphlet, un opuscolo politico, intitolato “Che cos’è il 3° Stato?”. La risposta è “Tutto”, il 3° Stato è la colonna portante della Francia e perciò anche loro devono avere un peso politico in Parlamento. Insieme all’opuscolo di Sieyés si diffondono altri opuscoli che chiedono maggiori diritti per il 3° Stato e evidenziano i soprusi dei nobili, come i Cahiérs De Doléances. Luigi XVI licenzia il ministro dell’economia Necker e riconvoca gli Stati generali. I rappresentanti del 3° Stato abbandonarono l’assemblea e si riunirono nella sala della pallacorda dando vita all’ASSEMBLEA NAZIONALE, a cui poi si aggiunsero il clero e la nobiltà, dando vita alla 1° FASE della riv. Francese, dell’Assemblea nazionale costituente, che non si sarebbe sciolta sino all’approvazione di una costituzione sul modello di quell’inglese.
Il 3° stato era in maggioranza, ma poiché il voto era per ordine e non per testa, avrebbe perso. Ciò porta alla formazione del Partito Nazionale, che comprendeva, oltre al 3° Stato, alcuni nobili e preti illuminati, che ritenevano giusto che a pagare fossero tutte e tre le classi sociali. Un personaggio importante è l’abate Sieyés che chiedeva il voto per testa e scrive un pamphlet, un opuscolo politico, intitolato “Che cos’è il 3° Stato?”. La risposta è “Tutto”, il 3° Stato è la colonna portante della Francia e perciò anche loro devono avere un peso politico in Parlamento. Insieme all’opuscolo di Sieyés si diffondono altri opuscoli che chiedono maggiori diritti per il 3° Stato e evidenziano i soprusi dei nobili, come i Cahiérs De Doléances. Luigi XVI licenzia il ministro dell’economia Necker e riconvoca gli Stati generali. I rappresentanti del 3° Stato abbandonarono l’assemblea e si riunirono nella sala della pallacorda dando vita all’ASSEMBLEA NAZIONALE, a cui poi si aggiunsero il clero e la nobiltà, dando vita alla 1° FASE della riv. Francese, dell’Assemblea nazionale costituente, che non si sarebbe sciolta sino all’approvazione di una costituzione sul modello di quell’inglese.
Rivoluzione francese: riassunto
RIVOLUZIONE FRANCESE: RIASSUNTO DETTAGLIATO
Durante la 1° fase (1789-1790) ci sono 3 fatti importanti:
1) Presa della Bastiglia, 14/07. La Bastiglia era una prigione dove erano detenuti i principali malviventi e oppositori alla monarchia incarcerati senza un regolare processo. Ciò è importante per 2 motivi: si assale il simbolo dell’assolutismo monarchico; si ha la prima vera partecipazione di massa alla politica e alla storia, infatti il 1789 è considerato l’inizio dell’età contemporanea. Si realizza l’idea laica che l’uomo può modificare il corso della propria storia. Il re decise di concedere a Parigi la costituzione di un nuovo governo, chiamata Nuova Municipalità, una sorta di Comune con una guarda nazionale, guidata da Lafayette.
2) Abolizione del regime feudale, 04/08, grazie alla “Grande Paura”. Con lo scoppio della rivoluzione, i contadini avevano paura delle ritorsioni dei loro signori, così sono loro a insorgere, non contro i loro padroni, ma contro coloro che passavano casualmente da lì, perché temevano fossero l’elemento rivoluzionario e per non essere puniti dai padroni li uccidevano.
3) 26/08. Il documento, precedente alla costituzione, più importante: la Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo e del Cittadino, che si ispirava agli stessi principi americani, cioè quelli dell’Illuminismo. In essa veniva affermato che tutti gli uomini nascono uguali e liberi e tutti hanno diritto alla sicurezza e alla libertà.
05/10/1789 un corteo di donne guidate da Olympe de Gouges marcia verso Versailles per riportare il re a Parigi. Olympe si batté per ottenere l’istruzione fra le donne e il voto. Nel 1791 abbiamo la “Dichiarazione della Donna e della Cittadina” che ricalca la dichiarazione ufficiale però al femminile.
1) Presa della Bastiglia, 14/07. La Bastiglia era una prigione dove erano detenuti i principali malviventi e oppositori alla monarchia incarcerati senza un regolare processo. Ciò è importante per 2 motivi: si assale il simbolo dell’assolutismo monarchico; si ha la prima vera partecipazione di massa alla politica e alla storia, infatti il 1789 è considerato l’inizio dell’età contemporanea. Si realizza l’idea laica che l’uomo può modificare il corso della propria storia. Il re decise di concedere a Parigi la costituzione di un nuovo governo, chiamata Nuova Municipalità, una sorta di Comune con una guarda nazionale, guidata da Lafayette.
2) Abolizione del regime feudale, 04/08, grazie alla “Grande Paura”. Con lo scoppio della rivoluzione, i contadini avevano paura delle ritorsioni dei loro signori, così sono loro a insorgere, non contro i loro padroni, ma contro coloro che passavano casualmente da lì, perché temevano fossero l’elemento rivoluzionario e per non essere puniti dai padroni li uccidevano.
3) 26/08. Il documento, precedente alla costituzione, più importante: la Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo e del Cittadino, che si ispirava agli stessi principi americani, cioè quelli dell’Illuminismo. In essa veniva affermato che tutti gli uomini nascono uguali e liberi e tutti hanno diritto alla sicurezza e alla libertà.
05/10/1789 un corteo di donne guidate da Olympe de Gouges marcia verso Versailles per riportare il re a Parigi. Olympe si batté per ottenere l’istruzione fra le donne e il voto. Nel 1791 abbiamo la “Dichiarazione della Donna e della Cittadina” che ricalca la dichiarazione ufficiale però al femminile.
Prima fase della Rivoluzione francese: schema
RIVOLUZIONE FRANCESE SCHEMA RIASSUNTIVO
Nell’1789 i terreni della Chiesa furono requisiti e messi in vendita. Lo stato li divise in lotti e su di questi produsse assegnati, che però furono prodotti in numero troppo elevato e portarono ad un’inflazione. Comunque dalla compravendita di questi terreni nacque una nuova ricca borghesia, che in seguito lottò per non farseli togliere (Direttorio). Il 14/07/1790, durante la festa della liberazione, ci furono i primi scontri tra conservatori (chiedevano una monarchia simile a quella inglese, parlamentare e costituzionale) e radicali (volevano la repubblica), fra cui Danton e Morat. Si formano i primi gruppi politici: Giacobini, con a capo Robespierre; Girondini, con a capo Brissot. La rivoluzione Francese è ancora una riv. Borghese in quanto si ha una divisione dei cittadini in ATTIVI (lavorano, hanno un certo reddito e possono votare) e PASSIVI (no diritti politici, no voto, poveri). 1791 lo stato emise la Costituzione civile del clero, dove si diceva aveva gli stessi diritti e doveri degli altri cittadini. Il clero si spaccò in due: da una parte i COSTITUZIONALI che accettarono, dall’altra i REFRATTARI, la maggioranza che si unirono alle forze antirivoluzionarie. Questi ultimi erano appoggiati da alcuni gruppi delle campagne contrari a quanto stava accadendo (ad esempio la Vandea). Si ha un regime liberale fondato sulla separazione dei poteri, con un parlamento che ha una sola camera e un’assemblea legislativa eletta per 2 anni.