La storia della Russia dal novecento ai giorni nostri
Storia della Russia dal 1905 alla morte di Gorbacev e cronologia (9 pagine formato doc)
RUSSIA STORIA
La Russia dal Novecento ai giorni nostri
Le date principali:
1903 Divisione partito socialdemocratico in menscevichi e bolscevichi
1905 Primo parlamento elettorale: la duma
1917 Rivoluzione Russa
Aprile 1917 Salita al potere di Lenin
Aprile 1918 Nascita Partito Comunista
3 marzo 1918 Pace di Brest Litovsk
Marzo 1921 Nep varata dal X congresso del Partito
30 dic.1922 Nascita URSS
1924 Morte Lenin
1929 Piena assunzione di potere da parte di Stalin
1934 XVII congresso del Partito
1946 Quarto piano quinquennale
1947 Creazione del Cominform sulle ceneri dell’Internazionale comunista
1949 Realizzazione bomba atomica
1949 Creazione Comecon
5 marzo 1953 Morte improvvisa di Stalin
1955 Patto di Varsavia
1956 XX congresso del Pcus; nuova politica di Krusciov
1964 Krusciov viene rimosso e sostituito da Breznev
21 agosto 1968 Invasione Cecoslovacchia dalle truppe del Patto di Varsavia
1979 Primo sindacato libero: Solidarnosc
1982 Morì Breznev e gli successe Andropov
1984 Il governo va in mano a Cernenko
1985 Muore Cernenko e gli succede Gorbaciov
9 nov.
1991 Fine Urss.
STORIA DELLA RUSSIA DEL NOVECENTO
Concetti base dopo la rivoluzione del 1905: Dal congresso del 1903 Il Partito socialdemocratico si divise al suo interno tra un’ala maggioritaria, i bolscevichi, e un’ala minoritaria, i menscevichi.
Bolscevichi: erano guidati da Lenin e ritenevano possibile un’accellerazione del processo rivoluzionario che vedesse il proletariato prendere direttamente il potere; Lenin propugnava un’avanguardia rivoluzionaria che fosse in grado di guidare le masse verso l’obbiettivo principale, cioè l’abbattimento dello stato e la conquista del potere.
Menscevichi: ritenevano che le condizioni per una eventuale rivoluzione in Russia non fossero ancora mature, inoltre, ritenevano che lo strumento più adatto per questo obbiettivo fosse un partito di massa, sul tipo del Partito socialdemocratico tedesco.
Lo zar, dopo la rivoluzione del 1905, per riprendere il controllo della situazione fu costretto a concedera la libertà di parola, di stampa e d’associazione e di costituire un parlamento elettivo: la duma.
Nel 1912-13 ricominciarono ad aumentare gli scioperi da parte della classe operaia, che neanche una forte repressione riuscì a fermare. Si stavano creando i presupposti per una nuova rivoluzione, quella del 1917.
La Russia dopo la prima guerra mondiale: riassunto
RUSSIA: STORIA. LA RIVOLUZIONE RUSSA DEL 1917
La rivoluzione russa del 1917. All’interno della Russia c’era un forte squilibrio dovuto principalmente allo sviluppo industriale ristretto a poche aree. A causa dell’esito disastroso delle operazioni militari e delle altissime perdite, gli scioperi si susseguirono in crescendo si dal 1915, ma ciò nonostante lo zar Nicola II non attenuò in alcun modo il suo dispotismo. Il punto di rottura fu raggiunto nel febbraio del 1917, a Pietrogrado, con uno sciopero generale che fece capire quanto l’autocrazia avesse perso potere. Si formò un soviet (consiglio) degli operai e dei soldati, lo zar dovette abdicare e l’unica assemblea legale del paese, la duma, costituì un governo provvisorio con a capo L’vov e Cherenschi.