Saggio breve sulla Rivoluzione americana
Rivoluzione americana: saggio breve storico (2 pagine formato doc)
RIVOLUZIONE AMERICANA: SAGGIO BREVE
Comprendere i caratteri della rivoluzione americana non è fondamentale solo per capire la legislazione che regola questa confederazione di stati, ma anche per capire i sentimenti che animano lo stesso popolo americano.
Pochi sono i popoli che stimano così altamente la loro costituzione come il popolo americano.
Di quale circostanza storica è il parto?
Esaminando le prime parole del preambolo della Costituzione è possibile trovare già una prima risposta a queste domande.
“Noi, popolo degli Stati Uniti”, prime parole rivelatrici: la Costituzione identifica l’americano medio con il ‘noi’, il ‘noi’ della massa, il ‘noi’ del popolo, il ‘noi’ che si autodetermina, il ‘noi’ che ‘fa numero’ ed è forte proprio in virtù di questo fatto.
Il popolo americano diventa così il popolo LIBERO per eccellenza, il popolo (quasi profetico) con la benedizione della libertà ed il popolo che ha una specie di ‘santa posterità’ da difendere.
Il concetto del ‘noi, popolo’ è probabilmente quello che ha reso l’America una superpotenza mondiale, se non La superpotenza mondiale, nello stesso tempo questo risulta paradossale, perché mentre altri stati che hanno una comunanza di storia, lingua, etnia sono frammentati al loro interno da una spiccata individualità, l’America (che è un’accozzaglia di razze, paesaggi, cultura, economie diverse) brilla come esempio di unità.
La costituzione entrò in vigore nell’estate del 1788, come prima affermazione della riconquistata libertà.
SAGGIO BREVE SULLE RIVOLUZIONI DEL 700
L’America, (incredibile a dirsi), inizialmente era la Cenerentola del Mondo: prima l’arrivo di Colombo, che comportò non pochi problemi in campo di malattie, poi gli Spagnoli, che non si fecero tanti scrupoli ad eliminare Atzechi, Maya, Incas………(ma questa è un’altra storia, quella dei veri americani), e poi finalmente l’onnipresente Inghilterra che scaricò in queste terre ormai deserte i rifiuti delle Sue galere, prendendosi in cambio oro, argento e quant’altro la Sua mano potesse trovare.
Come ci si può immaginare i rapporti tra Inghilterra e Colonie americane erano tutt’altro che distesi: la madrepatria aveva infatti preso provvedimenti affinchè le Colonie rimanessero in uno stato di sudditanza economica e politica.
Saggio breve sulle rivoluzioni del settecento
RIFLESSIONI SULLA RIVOLUZIONE AMERICANA
Gli ‘Atti di Navigazione’ impedivano ogni tentativo di sviluppare manifatture locali e attività di trasformazione delle materie prime, lo ‘Stamp Act’ (tassa sul bollo) ingrossava le casse dello stato Inglese, il ‘Declaratory Act’ impediva alle colonie di usare il tea prodotto nelle proprie piantagioni senza averlo prima venduto all’Inghilterra (che poi lo avrebbe rivenduto ad altissimi prezzi alle Colonie), ne’ tantomeno di venderlo ad altre nazioni.
Ovviamente le colonie non avevano una rappresentanza all’interno del parlamento, a queste ara concessa solo una piccola assemblea, al limite tra l’ufficiale e l’ufficioso, con scarsissimi poteri.