Situazione in Europa dopo guerra mondiale
Situazione in Europa dopo guerra mondiale (2 pagine formato pdf)
Un problema sempre più grande è quello economico e dei reduci il cui reinserimento nella società e nel lavoro risultò molto difficile perché molti erano mutilati e deboli.
In Europa c’è un’esigenza di ordine nuovo : ordine statale che potesse sostituire quelli distrutti e che poteva garantire pace e una forte economia.
Conseguenze economiche della guerra furono pesantissime ( agricoltura inesistente, industria solo pesante la cui riconversione era molto difficile); solo gli stati uniti stavano bene, tutti gli altri stati hanno forti debiti e per pagarli stampano nuovo denaro e con emissioni di titoli di stato. Ciò aumentò l’inflazione diminuendo il potere d’acquisto. In Europa c’è una politica di protezionismo e nazionalismo economico .
Tra il 1918 e il 1919 c’è il BIENNIO ROSSO; il movimento operaio era uscito molto rafforzato dagli anni di guerra e ciò permette la crescita del socialismo e dei sindacati. Questi ultimi difendevano le retribuzioni degli operai e volevano le 8 ore di lavoro. I lavoratori formano dei consigli operai all’interno delle fabbriche per diventare organi di governo in un eventuale governo socialista. Questo flusso si manifestò in modo diverso in Francia, Inghilterra, Germani, Italia: in Francia e in Inghilterra le classi dirigenti riescono a contenere i movimenti degli operai unite alle tensioni sociali. Cambia anche il ruolo della donna perché durante la prima guerra mondiale, mentre gli uomini erano a combattere, le donne lavoravano come impiegate, infermiere e operaie. Al ritorno alla normalità non riescono più a essere subalterne ai maschi .
I governi fanno molte proposte ma non le mantengono perché hanno ancora l’economia a terra. Questo evento aveva comunque portato all’unione delle masse con l’aumento degli iscritti ai partiti e ai sindacati..In Europa c’è un’esigenza di ordine nuovo : ordine statale che potesse sostituire quelli distrutti e che poteva garantire pace e una forte economia.
Conseguenze economiche della guerra furono pesantissime ( agricoltura inesistente, industria solo pesante la cui riconversione era molto difficile); solo gli stati uniti stavano bene, tutti gli altri stati hanno forti debiti e per pagarli stampano nuovo denaro e con emissioni di titoli di stato. Ciò aumentò l’inflazione diminuendo il potere d’acquisto. In Europa c’è una politica di protezionismo e nazionalismo economico .
Tra il 1918 e il 1919 c’è il BIENNIO ROSSO; il movimento operaio era uscito molto rafforzato dagli anni di guerra e ciò permette la crescita del socialismo e dei sindacati. Questi ultimi difendevano le retribuzioni degli operai e volevano le 8 ore di lavoro. I lavoratori formano dei consigli operai all’interno delle fabbriche per diventare organi di governo in un eventuale governo socialista. Questo flusso si manifestò in modo diverso in Francia, Inghilterra, Germani, Italia: in Francia e in Inghilterra le classi dirigenti riescono a contenere i movimenti degli operai unite alle tensioni sociali. Cambia anche il ruolo della donna perché durante la prima guerra mondiale, mentre gli uomini erano a combattere, le donne lavoravano come impiegate, infermiere e operaie. Al ritorno alla normalità non riescono più a essere subalterne ai maschi .