Guerre d'Italia del 500: riassunto

Riassunto di storia moderna sulle guerre d'Italia del 500: dalla guerra franco-spagnola per il predominio in Italia alla Riforma protestante. E sintesi sull'età napoleonica e il Congresso di Vienna (31 pagine formato doc)

Appunto di appuntini

GUERRE D'ITALIA DEL 500: RIASSUNTO

Le guerre per il predominio in Italia e in Europa.

Le guerre tra Francia e Spagna per il predominio in Italia (1494-1516). Alle soglie del ‘500, la penisola italiana offriva al quadro europeo uno spettacolo di debolezza militare e di divisione politico-territoriale, ciò che fece ben presto convergere su di essa la volontà pensionistica dei più forti e vicini Stati nazionali, già regimi assolutistici, che furono principalmente la Francia e la Spagna.
Queste, fra il 1494 e il 1516, approfittando della situazione italiana di debolezza militare e di divisione politico-territoriale e inserendosi nelle rivalità fra le varie realtà politiche italiane, si disputarono in guerra l’egemonia della penisola.
Questa guerra cominciò con la discesa in Italia del re di Francia Carlo VIII nel 1494, per rivendicare i diritti angioino francesi sul Regno di Napoli come eredità dinastica, cosa che portò avanti anche i suoi successori Luigi XIII D’Orleans, Francesco I ed Enrico II..

Guerre d'Italia dal 1494 al 1559: riassunto

GUERRA FRANCO SPAGNOLA 1521

Questa guerra si concluse con l’armistizio di Lione del 1504, col quale la Francia ottiene il Ducato di Milano (gran parte dell’Italia settentrionale) e la Spagna il Regno di Napoli (gran parte dell’Italia meridionale); dominio, quello spagnolo al Sud, che durerà per secoli.
Mentre Francia e Spagna combattevano per il possesso dell’Italia, si registra il tentativo poi fallito di Cesare Borgia (detto duca Valentino e figlio del papa Alessandro VI) di costruirsi u regno personale nell’Italia centrale, fra Romagna e Marche, sul modello degli Stati nazionali europei contemporanei, appoggiato nell’impresa dal padre papa Alessandro VI.
Alla morte di quest’ultimo, sale al trono pontificio nel 1503 papa Giulio II, fiero avversario della famiglia dei Borgia, che costrinse Cesare alla fuga in Navarra, dove poi morì. Il temporaneo successo dell’impresa di Cesare Borgia dipese solo dall’appoggio della personalità influente del padre, papa Alessandro VI, venuta meno la quale, l’impresa fallì immediatamente.

Guerre d'Italia: riassunto

GUERRE D'ITALIA DAL 1494 AL 1559

Papa Giulio II perseguì l’obiettivo di ripristinare l’autorità del Papato contro i suoi due grandi nemici del momento:
•    la Repubblica di Venezia (per le sue mire espansionistiche in alcuni territori pontifici di Romagna)
•    e la Francia, per le sue mire espansionistiche verso l’Italia, soprattutto dopo aver ottenuto il Ducato di Milano nel1504 con l’armistizio di Lione.
Così cominciò a pensare dapprima a Venezia, stipulando nel 1508 una lega (la Lega di Cambrai) di tutti i nemici della città repubblicana:
•    l’imperatore Massimiliano d’Asburgo, che allora mirava ad alcuni territori veneziani del vicino Friuli Venezia Giulia
•    il re di Francia Luigi XII, che voleva da Venezia alcuni  territori cedutigli precedentemente, quando Venezia lo aveva aiutato nella guerra con la Spagna per il possesso del Ducato di Milano in Italia
•    il re di Spagna Ferdinando il Cattolico, che voleva da Venezia alcuni porti pugliesi che questa aveva occupato durante  la discesa di Carlo VIII in Italia.
Nel 1509, la lega di Cambrai vince Venezia ad Agnadello.

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