La riforma della Chiesa nel Medioevo
Riassunto dettagliato sulla riforma della Chiesa durante il Medioevo (3 pagine formato doc)
RIFORMA DELLA CHIESA
La riforma della Chiesa. L’acuirsi del contrasto tra l’esigenza di riforma e l’indirizzo del papato era legato alle condizioni di disordine e di instabilità in cui versava lo Stato ecclesiastico dopo il trasferimento della sede pontificia ad Avignone.
Nel mondo cattolico si diffuse l’opinione che il ritorno della sede pontificia a Roma avrebbe potuto creare condizioni favorevoli alla riforma e contrastare i fenomeni di corruzione che aveva cominciato a diffondersi nella corte pontificia.Riguardo la riorganizzazione dello Stato, erano gli strati popolari della città a sentirne maggiormente l’esigenza, che comportava la sottomissione della nobiltà. Assente il pontefice, l’iniziativa partì da un movimento guidato dal popolano Cola di Rienzo. Divenne studioso di storia antica ed esperto conoscitore del materiale archeologico che Roma gli offriva.
La riforma della Chiesa e la lotta per le investiture: riassunto
RIFORMA DELLA CHIESA 1500
Apparve sulla scena politica dopo che un moto popolare abbattè il Senato e costituì il governo dei tredici boni homines, rappresentati dalle corporazioni. Fu poi inviato al governo di Roma ad Avignone per esporre al papa Clemente VI le ragioni del mutamento e deplorare lo stato di anarchia in cui viveva la città. Roma non aveva governo, viveva una situazione di guerra civile.
Malgrado la difficoltà di qualche prelato della Curia egli fu accolto da Clemente VI e tornò a Roma con la carica di notaio della Camera Municipale. Preparò la congiura antinobiliare che lo portò al potere di tribuno e col consenso di una larga parte del popolo romano. La costituzione era improntata a uno spirito fortemente ostile ai nobili e ispirata al profondo desiderio di ristabilire l’autorità pubblica, la sicurezza, la pace. Si orientarono così anche il programma d’azione del suo governo. L’opera di Cola si estese al di là di Roma, e ai territori del ducato romano. L’esercito dei nobili fu vinto da quello popolare, alle porte di Roma nel 1347.
Riforma e Controriforma della chiesa: riassunto
RIFORMA ECCLESIASTICA SIGNIFICATO
Aspirazione a una più vasta azione politica che ebbero l’adesioni di uomini come il Petrarca, si accompagnò a quest’opera suscitando contro il tribuno una reazione di risentimento e di resistenze dei nobili. L’ostilità del pontefice fu decisiva, il cui inviato venne a Roma a coordinare le forze degli avversari di Cola. Il tribuno fu abbandonato. Roma mancava di una nuova forza dirigente, di un ceto borghese capace di far da sostegno efficiente. Cola si rifugiò tra un gruppo di Spirituali in Abruzzo, si recò poi presso l’imperatore Carlo IV. Il programma universalistico si era sovrapposto al disegno di riorganizzazione “democratica” dello Stato romano. La missione presso l’imperatore si concluse con l’invio di Cola prigioniero ad Avignone. A Roma l’anarchia era ripresa e si invocava la liberazione dell’ex tribuno dall’Italia.