Storia di Roma dalle origini alla conquista italiana
Storia di Roma: la fondazione di Roma, le guerre sannitiche, Pirro, la prima guerra punica, il "Temporeggiatore", Scipione l'Africano (3 pagine formato doc)
STORIA DI ROMA DALLE ORIGINI ALLA CONQUISTA ITALIANA
Roma: dalle origini alla conquista dell’Italia.
La fondazione di Roma è avvolta nella leggenda, poiché per nobilitarne le oscure origini, alcuni scrittori latini elaborarono una serie di racconti leggendari per glorificare Roma e per dare motivo d’orgoglio e fierezza ai cittadini romani. Secondo la leggenda, le origini di Roma risalgono all’eroe troiano Enea, fuggito in Italia dopo che gli Achei avevano conquistato e distrutta Troia. Enea una volta stabilitosi nel Lazio, sposò la figlia di un re latino, Lavinia, e fondò la città di Lavinio. In seguito il figlio d’Enea, Ascanio, fondò la vicina città d’Albalonga. Un giorno Marte violentò Rea Silvia, figlia di un re d’Albalonga e quindi discendente d’Enea, che partorì due gemelli: Romolo e Remo. Ma Rea Silvia, sacerdotessa consacrata agli dei, fu costretta a tenere nascosta la loro nascita e li abbandonò in una cesta che affidò alle acque del Tevere. I due gemelli furono dapprima allattati da una lupa e poi salvati da un pastore. Divenuti adulti essi decisero di fondare una città dove erano stati allattati.Storia di Roma dalle origini alla Repubblica
STORIA DI ROMA: RIASSUNTO
All’atto di tracciare i confini di questa nuova città i due fratelli si scontrarono per decidere chi avrebbe dovuto governare; così Romolo uccise Remo e divenne primo re di Roma. Però gli scavi archeologici hanno permesso una ricostruzione della nascita di Roma più aderente alla realtà. I sette colli che oggi sono inclusi nella città di Roma furono abitati da nuclei di pastori e contadini già intorno all’ottavo secolo a.C.. La strategica posizione geografica di Roma contribuì, nel tempo, a valorizzare la sua importanza economica Roma, infatti, era un luogo dove si attraversava agevolmente il Tevere per passare dal nord al sud del Lazio. Inoltre, grazie alla vicinanza del mare, il villaggio fu punto di transito delle imbarcazioni; così la città lentamente divenne un importante centro commerciale sia per gli scambi via terra, sia per quelli via mare.
STORIA ROMANA: RIASSUNTO
Nei primi tempi Roma allargò i suoi domini a spese delle città del Lazio finché nel 387 a. C. essa fu assalita e occupata dai Galli, un popolo nomade proveniente dall’attuale Francia e stabilitosi nella Pianura Padana e in Emilia. I Galli non miravano però a realizzare stabili conquiste ma preferivano compiere razzie e saccheggi. Essi, quindi si ritirarono da Roma solo dopo aver avuto un ricco tributo in oro. Si trattò dunque dalla prima sconfitta di Roma anche se i Romani non vollero mai ammerterla. Nacque, infatti, una leggenda che gli storici romani riportarono poi come vera secondo cui il dittatore Marco Furio Camillo sarebbe arrivato con le armi in pugno mentre si stava pagando il riscatto e avrebbe cacciato i nemici dalla città. Nel corso del quarto secolo a. C. Roma entrò in contatto con un altro popolo in espansione i Sanniti che occupavano un territorio corrispondente alle odierne provincie d’Avellino, Benevento e Campobasso. Proprio come i Romani, i Sanniti miravano ad espandersi verso l’Italia meridionale e a conquistare la ricca e fertile Campania. Per questo motivo lo scontro fu inevitabile. Etruschi e Galli si allearono con i Sanniti per tentare insieme di contrastare la potenza romana che minacciava ormai di dilagare in tutta Italia. Le guerre che seguirono (guerre sannitiche) furono lunghe e sanguinose: la prima iniziò nel 343 a. C., la terza ed ultima si concluse solo nel 295 a. C.. Nella terza e conclusiva guerra sannitica i Romani sconfissero i Galli, gli Etruschi e i Sanniti a Sentino nelle Marche e costrinsero questi ultimi ad entrare in un’alleanza dominata da Roma. Sconfitti i Sanniti Roma si trovò di fronte alle città greche del sud, alcune delle quali assai potenti come Napoli e Taranto.