Resolver (trasduttore induttivo)

Relazione accurata sul resolver, con foto e schemi. (file.doc, 1 pag) (0 pagine formato doc)

Appunto di puvio
RESOLVER RESOLVER Il resolver è un trasduttore per la misura di spostamenti angolari che consente di rilevare la variazione di un flusso di induzione magnetica, concatenato con un solenoide, in funzione della sua posizione; tale flusso viene generato da un altro solenoide percorso da una corrente alternata ad elevata frequenza (400 Hz).
Esso è un trasduttore assoluto in quanto esiste una relazione univoca tra il segnale di uscita e lo spostamento che lo genera; è analogico in quanto da in uscita un segnale che varia con continuità. Questo elemento è molto usato sia come trasduttore di spostamento nelle macchine utensili e in robotica; è molto robusto, ha una durata molto lunga e può essere impiegato anche in condizioni ambientali difficili, quali possono essere quelle industriali. Entro ampi limiti è insensibile agli urti, alle vibrazioni e ad un uso prolungato; ha una ottima precisione e stabilità ed è molto affidabile.
Questo trasduttore è formato da due avvolgimenti distinti, uno fisso (statore) e l'altro mobile (rotore), disposti attorno ad uno stesso nucleo di ferro, fatto di lamierini isolati; in base alle loro posizioni reciproche il flusso magnetico sul secondo solenoide risulta quindi concatenato totalmente o solo parzialmente col primo. Ai capi dell'avvolgimento secondario, quindi, si ha una tensione avente ampiezza diversa in funzione del disallineamento dei due elementi elettrici: è facilmente comprensibile quindi che il campo di misura di un revolver formato da un solo elemento fisso e da uno solo mobile sia di 180 gradi; nei trasduttori più comuni sono presenti due solenoidi statorici e due rotorici, in modo da ampliare il campo di misura a 360 gradi, ma spesso non basta. Per poter ampliare maggiormente il campo di misura del resolver è possibile collegarne più di uno mediante organi meccanici, cosicchè la rotazione completa del primo porti ad una frazione di giro del seguente, per ottenere una registrazione del numero dei giri. Uno degli impieghi tipici dei resolver è la trasformazione da coordinate polari a coordinate cartesiane e viceversa; questo si può ottenere variando le tensioni di alimentazione sullo statore o sul rotore, in modo da ottenere il risultato voluto: alimentando il rotore con una tensione V e fornendogli una certa rotazione ? espressa in gradi (cioè fornendogli i riferimenti per le coordinate polari) si possono prelevare sullo statore due tensioni distinte che coincidono con i valori delle coordinate cartesiane corrispondenti alle coordinate polari immesse. Analogamente, alimentando lo statore con due tensioni V di ampiezza pari alle coordinate cartesiane date, si possono ottenere le coordinate polari corrispondenti semplicemente misurando il valore dell'angolo ? di rotazione dell'albero e rilevando la tensione di equilibrio sul rotore. I resolver vengono anche utilizzati per rilevare errori d'angolo; per questa applicazione si usa solo un avvolgimento di statore, avendo gia la posizione angolare del rotore: co