Tecnologia meccanica ed esercitazioni

Dispense di tecnologia meccanica ed esercitazioni (6 pagine formato doc)

Appunto di simoruffo

TECNOLOGIA MECCANICA ED ESERCITAZIONI

Tecnologia meccanica ed esercitazioni.

BLOCCETTI JOHANSSON
In officina per eseguire operazioni di collaudo, azzeramento, taratura e controllo della precisione di uno strumento si possono utilizzare blocchetti di riscontro pian paralleli detti anche blocchetti Johansson. Essi sono dei parallelipipedi costruiti in acciaio speciale o in materiali ceramici con due superfici opposte rigorosamente piane e parallele, distanti tra loro di una grandezza definita ed incisa su una superfice. I blocchetti inoltre devono avere ottime caratteristiche d’indeformabilità, alta resistenza a corrosione o usura e autoaderenza.
Nonostante siano realizzati con la massima precisione in base alle tolleranze di lavorazione vengono classificati nel sequente modo: UNI, ISO e 3650.
TIPI DI ERRORI
Se si prende in considerazione la modalità con cui si verificano gli errori si può ottenere la seguente classificazione:
Errori grossolani: Quando sono dovuti a scarsa abilità dell’operatore o l’inefficacia degli strumenti.
Errori sistematici: Quando si ripetono sempre allo stesso modo nelle misure dello stesso tipo. Possono dipendere dalla mancata taratura dello strumento o del metodo impiegato. Se conosciuti possono essere corretti dopo la misurazione; per esempio un orologio sistematicamente in dietro di 3 minuti, consente di fornire l’ora esatta se a quella letta viene incrementata di tale valore.
Errori d’insensibilità: Quando dipendono dal limite presentato dagli strumenti (errori strumentali oggettivi) o dall’operatore (errori soggettivi). Non possono essere corretti perché non si verificano sempre allo stesso modo; per esempio la misura del peso di una lettera da spedire effettuata con una bilancia da cucina.
Errori accidentali: Quando sono dovuti a cause non definibili e perciò tali da sfuggire ad ogni previsione. Si possono evidenziare solo ripetendo più volte le misurazioni e scartando i valori che si discostano molto dalla media dei risultati.

Approfondisci: Meccanica in fisica: definizione e significato

TECNOLOGIA MECCANICA: DISPENSE

Prendendo in considerazione il rapporto tra errore dello strumento e misura si può avere un’altra classificazione degli errori:
Errore assoluto: Differenza tra la misura M fornita dallo strumento interpretata dall’operatore e il valore teorico della grandezza. Ea= M-G
Errore assoluto medio: E’ la differenza algebrica tra il valore medio delle letture effettuate e il valore teorico G della grandezza misurata. Eam= (M+M+M...)/Nm – G
Errore relativo: E’ il rapporto tra l’errore assoluto e il valore teorico della grandezza misurata. Er= Ea/G = (M-G)/G
Errore relativo percentuale: E’ l’errore relativo moltiplicato per cento. Er%= Er · 100
CAMPIONI PRIMARI
I campioni primari nazionali sono quelli designati o riconosciuti come aventi le più alte qualità metrologiche. Essi sono realizzati e/o conservati presso:
 ISTITUTO DI METROLOGIA G.COLONNETTI DEL C.N.R.-TORINO (I.M.G.C.)
 ISTITUTO ELETTROTECNICO NAZIONALE G. FERRAMS (I.E.N.-TORINO)
 ENTE PER LE NUOVE TECNOLOGIE, L’ENERGIA E L’AMBIENTE (ENEA-ROMA)

CAMPIONI SECONDARI
Il loro valore è stabilito con il confronto del campione primario.

CAMPIONI DI RIFERIMENTO
È quello avente le migliori qualità metrologiche in un determinato ambito.

CAMPIONI DI LAVORO
Normalmente utilizzati nelle operazioni di misura.

CARATTERISTICHE DI UNO STRUMENTO REALE
 Sensibilità = la dimenzione minima del campione che lo strumento può misurare.
 Fedeltà = capacità dello strumento di comportarsi sempre allo stesso modo.
 Giustezza = la capacità di comportarsi come uno strumento logico perfetto.
 Discrezione = misura senza disturbare, non altera gli ambienti del fenomeno.
 Prontezza = essere pronto a segnare, rapidità di risposta.

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TECNOLOGIA MECCANICA ESERCIZI SVOLTI

Nonio Dispositivo che aumenta la precisione di lettura della scala graduata di uno strumento di misura, ad esempio un calibro a corsoio. È costituito da una piccola scala graduata, scorrevole lungo la scala principale, tale che n sue divisioni equivalgano a n - 1 divisioni dello strumento. Così, 10 (o 20) divisioni di un nonio decimale (o ventesimale) corrispondono a 9 (o a 19) divisioni della scala principale. La lettura si esegue sommando alle unità della scala principale corrispondenti allo 0 del nonio i decimi (o i ventesimi) corrispondenti alla divisione del nonio che coincide con una divisione della scala principale.

Meccanica: appunti di fisica