Il turismo negli USA
Breve appunto sul turismo statunitense (2 pagine formato doc)
Grazie al cospicuo numero degli abitanti e al tenore di vita mediamente elevato rispetto a quello di altri Paesi, si è creato un forte movimento turistico interno, legato al variegato patrimonio presente.
Negli ultimi decenni, alla domanda intera e agli afflussi turistici provenienti dai Paesi limitrofi (Messico e Canada), è aumentato anche il turismo internazionale, specie europeo e giapponese. Questo ha portato un progressivo incremento, che ha prodotto cospicue entrate valutarie. Questi risultasti sono frutto di un intelligente politica di marketing basata sull’offerta di vantaggiose tariffe aeree e una funzionale promozione delle risorse naturali e culturali.
Eccetto le risorse turistiche legate all’antichità (medievale), se non in pochi contesti (villaggi precolombiani), gli USA offrono variegate possibilità: sport invernali, spiagge tropicali, zone paesaggistiche, parchi naturali, musei, gallerie…
Le poche le città fondate nel 18° secolo hanno conformazione disomogenea e disorganizzata; la maggior parte hanno avuto origine nel ‘800-‘900 e ciò incide sulle condizioni urbanistiche, infatti hanno caratteristiche urbanistiche geometriche (ipodamee), corrispondenti a piani rettangolari prestabiliti.
[In Italia per esempio le città ed i paesi sono un “agglomerato” di case e vie, mentre negli USA le strade s’intersecano a 90° costituendo quartieri]
L’attentato dell’11 settembre ha colpito nell’intimo la nazione e ne ha cambiato le relazioni internazionali, colpendo e danneggiando specialmente le compagnie aeree e l’indotto viaggi, causando soprattutto nei tempi vicini all’attentato un crollo senza precedenti.