Audiologia

Introduzione alle basi audiologiche. Descrizione di audiometrici e vari test. (47 pagine formato doc)

Appunto di soleluna
L'audiometria ha lo scopo di fornire informazioni qualitative e quantitative sulla funzione uditiva.
Nell'ambito dell'audiometria possiamo distinguere gli esami che presuppongono un'attiva collaborazione da parte del paziente (audiometria soggettiva: tonale, vocale) dalle metodiche obiettive (impedenzometria, audiometria a risposte elettriche, otoemissioni acustiche), in cui tale collaborazione non è richiesta. Tecniche audiometriche soggettive. Possono essere classificate, in base al materiale uditivo somministrato, in: tonali (quando si utilizzano toni puri) e vocali (quando si utilizza materiale verbale). Acumetria Tonale Prove con il diapason.
Il diapason è uno strumento a forma di forca con un piede e due bracci uguali: se è messo in vibrazione emette un tono puro che può essere udito per via aerea accostando i bracci del diapason all'orecchio, o per via ossea appogiandone il piede sulla scatola cranica. Tra le tante prove eseguibili con i diapason, ci limitiamo ad illustrarne due: la prova di Rinne e quella di Weber, prove che conservano ancora una validità. Per queste prove si usano diapason a tonalità grave e cioè l28 o 256Hz. Prova di Rinne. Si basa sul confronto tra la percezione per via aerea e quella per via ossea. La percezione per via aerea si esplora ponendo i bracci del diapason vicino all'orecchio del soggetto da esaminare; quella per via ossea appoggiando il piede del diapason sulla mastoide. Nell'orecchio normale il suono è percepito meglio e più a lungo per via aerea che non per via ossea (Rinne positivo). Nelle sordità di trasmissione la differenza tra le i due vie può essere ridotta, annullata, o più spesso invertita: in quest'ultimo caso il suono sarà percepito meglio e più a lungo per via ossea che non per via aerea Rinne negativo). Nelle sordità neurosensoriale il Rinne sarà positivo come nell'orecchio normale, ma la sensibilità sarà ridotta, in maniera uguale, per entrambe le vie. Prova di Weber. Si esegue appoggiando il piede del diapason, messo in vibrazione, sul vertice del capo ed invitando il soggetto in esame ad indicare dove sente il suono. Il soggetto normale localizza la sorgente sonora al centro del capo. Nel caso di una sordità neurosensoriale se questa è monolaterale, il suono verrà lateralizzato dal lato dell'orecchio sano; se la sordità è bilaterale sarà lateralizzato verso l'orecchio migliore se vi è differenza tra i due lati; sarà invece localizzato al centro se la sordità è simmetrica. Nella sordità di trasmissione, se è monolaterale, il suono verrà lateralizzato dal lato dell'orecchio ipoacusico; se la sordità è bilaterale, sarà lateralizzato verso l'orecchio peggiore se esiste una differenza tra i due lati o localizzato al centro se la sordità è simmetrica. Si tratta di una prova molto semplice e rapida che nelle sordità monolaterali consente di appurare se ci troviamo di fronte ad una sordità di trasmissione o neurosensoriale, Audiometria tonale Rappresenta il momento fondamentale