Generatori pilotati
Doppi bipoli non lineari. Componenti dinamici. Transitori del secondo ordine. Transitori del secondo ordine. (36 pagine formato pdf)
vedere come i generatori pilotati entrano a far parte della MNA.
Passando dalla NA alla
MNA si ricorda come fosse stato necessario aggiungere, alle equazioni ai nodi che poi formava la matrice risolutiva
della NA, le equazioni relative ai generatori di tensione che si trovavano sul circuito. L’introduzione di un maggior
numero di equazioni prevedeva l’introduzione di un maggior numero di incognite: le nuove incognite erano le correnti
che attraversavano i generatori di tensione. Un discorso perfettamente analogo viene fatto nel caso dei generatori di
tensione pilotati. Quando, su un circuito, si trova un generatore di tensione pilotato, bisogna aggiungere al sistema
risolutivo una equazione in più e quindi anche un’incognita in più, che sarà ancora la corrente che attraversa tale
generatore. Vediamo in particolare come si gestisce un generatore di tensione pilotato in tensione. L’equazione in più che dovremo aggiungere sarà del tipo:
ek − ei =αvX
A sua volta, ovviamente, la tensione che controlla questo generatore, potrà essere espressa come la differenza tra altri
due potenziali di nodo (ad esempio i nodi l ed m); ciò farà sì che l’equazione che si deve aggiungere al sistema della NA
per comprendere anche il generatore di tensione pilotato in tensione sia:
ek − ei −α(el − em)= 0
Vediamo ora il caso del generatore di tensione pilotato in corrente...