Ermeneutica: storia e significato

Storia e significato dell'ermeneutica dall'antichità all'età contemporanea (9 pagine formato doc)

Appunto di eleonorabigando

ERMENEUTICA FILOSOFICA: STORIA E SIGNIFICATO

Ermeneutica filosofica.

Storia. Il termine Ermeneutica deriva dal greco hermeneuein, e significa letteralmente interpretazione, anche se si può tradurre in vari modi come tradurre, comprendere, spiegare. Tutti questi sensi entrano nel significato generale delle parola, che ha una ricorrenza piuttosto rara, un esempio può essere il Teeteto di Platone. Secondo una derivazione filologica che alcuni ritengono anche un po’ dubbia il termine derivererebbe da Hermes, o messa in relazione con il nome Hermes, nome del dio chiamato in latino Mercurio, il messaggero degli dei, dio dei viandanti e commercianti; si accetta questa derivazione perché l’interpretazione riguarda il trasmettere dei massaggi e il comunicare.
Questo spiega uno dei ruoli fondamentali che l’ermeneutica ha assunto nella storia e cioè la cosiddetta hermeneutica sacra che compare molto tardi nella storia della filosofia intorno al 1600 con un autore, Dannhauer, che introdusse la parola: con questa espressione si intende il rendere comprensibile il messaggio della divinità (da cui la derivazione da Hermes),e quindi l’hermeneutica sacra era quella disciplina (esegesi in pratica) che si occupava dell’interpretazione del testo sacro ed in particolare della Bibbia e per molto tempo l’ermeneutica è stata una disciplina di esegesi del testo sacro, una pratica filologica che riguardava in maniera specifica il testo teologico in particolare la Bibbia.

Ermeneutica filosofica di Gadamer

ERMENEUTICA FILOSOFICA: SIGNIFICATO

Questo portare il messaggio divino concerne un problema fondamentale ovvero quello di come rendere e esprimere questo messaggio divino, come esprimere e rendere accessibile e comprensibile agli uomini il messaggio divino, una verità che deriva da un altro mondo cioè che protende ad un contenuto di verità che tende ad essere universale: se i testi non hanno un contenuto prettamente descrittivo e scientifico ci si può chiedere quale sia il loro contenuto di verità, se c’è. L’ermeneutica ha avuto un momento di crisi quando il testo biblico non venne più inteso come descrittivo e scientifico ma visto come un testo portatore di un messaggio solamente di tipo etico, morale e religioso (1500 Galileo); di qui deriva il problema molto serio di come sia possibile esprimere in linguaggio umano verità eterne, con cui si era confrontato Lutero ovvero con la traducibilità del testo ossia se la traduzione distorce o meno il senso di un testo e insieme la verità in esso contenuta e quindi se esista una lingua più adatta per questo scopo (esiste una lingua adamitica, cioè una lingua perfetta per esprimere tutto ciò?). L’interpretazione assume quindi in questo senso un ruolo di deviazione della verità. In ogni caso il problema dell’interpretazione viene a porsi nel momento in cui non si capisce un testo o qualche parte del testo.

ERMENEUTICA FILOSOFICA: FASI

Nella storia dell’ermeneutica in generale si possono distinguere almeno 4 fasi:
ANTICA : che và dall’epoca greca fino al Cristianesimo. Questa fase è quella in cui l’ermeneutica riguarda il mondo greco, non c’è ancora un vera e propria consapevolezza delle problematiche connesse a questa disciplina e in particolare non si tratta di una vera dottrina dell’interpretazione ma più che altro si hanno ricorrenze del termine hermeneuein (Platone nello Ione per indicare la mania dell’artista che interpreta messaggi divini; Teeteto; Aristotele nel De Interpretatione : qui si parla di grammatica logica e cioè il modo in cui si possono esprimere i significati attraverso la proposizione e i criteri di verità, e nesso tra le nostre impressioni e le cose, che necessario e universale, e tra le parole e le affezioni che è convenzionale e varia da lingua a lingua; riguarda un ambito espressivo).