Geografia generale. Un'introduzione: riassunto
Riassunto del manuale di "Geografia generale. Un'introduzione" di De Vecchis (46 pagine formato docx)
GEOGRAFIA GENERALE UN'INTRODUZIONE: RIASSUNTO
Geografia generale – un’introduzione.
Capitolo I: Le coordinate Spazio – Temporali rappresentazioni e misureSpazio e tempo. Il punto di partenza di ogni esperienza è la concentrazione su un dove e un quando, che legano la geografia alla storia e forniscono chiavi interpretative utili per comprendere meglio il mondo.
Le trasformazioni a volte graduali alle volte improvvise hanno impresso segni distintivi caratterizzanti società e culture. Oggi, per mezzo della scoperta scientifica, si vive nella comunicazione globale e l’opportunità di trasmissione di notizie in tempo reale in qualsiasi parte del pianeta ha riscontri immediati, con la possibilità di soddisfare i fabbisogni materiali che prima richiedevano spostamenti lunghi e altrettanti tempi di percorrenza. (Rivoluzione informativa e nuova percezione del mondo)
Si ha una rivoluzione spazio – tempo – esito. Se è vero che la geografia è legata allo spazio (etimologia “geo – grafia” = in greco “disegno della terra” lo dimostra), è pur vero che lo spazio non è fisso, ma collocato in una dimensione temporale. Una visione diacronica dello spazio consente una migliore interpretazione delle realtà territoriali soggette a trasformazioni accentuate. La geografia non può non basare la sua attenzione sul futuro, il quale è una proiezione necessaria per delineare il tempo in tutte le dimensioni. Il presente, infatti, allaccia nel flusso temporale passato e futuro. Il futuro, a breve, medio e lungo termine, va analizzato sotto il profilo della responsabilità che comporta nelle scelte effettuate nel presente.
Come nasce il sistema solare: riassunto
GEOGRAFIA GENERALE DE VECCHIS: RIASSUNTO
Orientamento. La prima esigenza dell’uomo è stata il “dove”: conoscere la propria posizione e cercare riferimenti fissi (punti cardinali) partendo dai riferimenti stabili: Terra e Sole. Il quadrante dove la nostra stella nasce, l’Oriente (dal latino oriri – Sorgere del Sole) è stato il primo riferimento per Greci e Romaniche orientavano i loro monumenti verso il Sole Nascente. In realtà il Sole sorge e tramonta a Est e Ovest soltanto nei due giorni di equinozi (primavera e autunno) e raggiunge la sua massima altezza nel cielo (culminazione) tutti i giorni a mezzogiorno, a Sud. La linea virtuale che unisce il sorgere ed il tramontare, intercetta perpendicolarmente il mezzogiorno e la mezzanotte. Dalla divisione del piano terrestre in quattro parti, si rese necessario individuare ulteriori suddivisioni, prima in otto, poi in sedici parti. Dall’uso di definire i punti cardinali con denominazione dei venti del Mediterraneo, abbiamo la Rosa dei Venti:
- Tramontana o Borea – Nord;
- Grecale – Nordest;
- Levante – Est;
- Scirocco – Sudest;
- Austro o Mezzogiorno – Sud;
- Libeccio – Sudovest;
- Ponente – Ovest;
- Maestrale – Nordovest;
GEOGRAFIA GENERALE: RIASSUNTO
Alla rosa dei venti nel XIII secolo, fu applicato un ago calamitico libero di ruotare intorno a un piano orizzontale, che indica il Nord Magnetico, consentendo di individuare le varie direzioni. Nacque così la bussola, chiamata così per il nome della scatola in legno di bosso che la conteneva. Di notte, le stelle sono preziose per l’orientamento. Osservandole a lungo sembrano girare al di sopra delle nostre teste, ma ciò è solo un’illusione dovuta alla rotazione della terra. Una sola, la Stella Polare, sembra ed è sempre immobile ed indica un punto di riferimento sicuro.