La megalopoli padana
Riassunto del libro di E. Turri. Dall’800 inizia la tendenza delle città a connettersi fra loro, la costruzione della rete ferroviaria le ha unite ulteriormente, e negli ultimi 50 anni, con la motorizzazione si è realizzata la megalopoli. (18 pagine formato doc)
Descrivere il mondo è un esercizio necessario.
Il metodo varia da persona a persona, secondo ideali, progetti e utopie. Si parte da fatti emergenti che creano un modello interpretativo provvisorio, in attesa dei risultati che ci aiutino ad affinare i metodi interpretativi. Procediamo per correzioni e adattamenti successivi secondo un processo usato dagli antichi geografi greci, primi descrittori del mondo in termini non esclusivamente emotivi. La descrizione potrà essere applicata ai luoghi urbani o del nostro vivere attuale, e gli urbanisti che, possiedono gli strumenti, ci aiutano a conoscere il mondo, considerato come unica grande città in continua tensione. Bernardo Secchi suggerisce di cominciare la descrizione facendo leva sulle variabili fondamentali su cui si modellano i territori costruiti: forma degli elementi componenti, la loro quantità, il loro modo di disporsi nello spazio gli uni in rapporto con gli altri, sulla loro grandezza.
Una variabile spesso tralasciata dagli urbanisti è il valore storico-culturale-sentimentale-testimoniale degli oggetti territoriali. La descrizione della terra padana parte da queste variabili, essa è una possente realtà territoriale, urbana, dove la città è l’aspetto dominante che occupa lo spazio tra le Alpi e gli Appennini.
Questa descrizione è stata formulata partendo da due fondamentali indicazioni: una soggettiva, il vissuto sperimentato giorno dopo giorno, una oggettiva, lo studio in laboratorio delle immagini satellitari o aeree.
Il termine megalopoli è stato coniato nel 1976 a Bergamo, da un gruppo di geografi guidati da Jean Gottmann, in ambito mediterraneo, poiché l’area padana non era ancora industrializzata e pienamente urbanizzata. Oggi possiamo dire che la terra padana è un’unica grande città, un’interrotta formazione urbana, gli spazi intorno alle città sono stati unificati dalle trasformazioni avvenute nella seconda metà del 1900, trasformazioni che hanno significato despazializzazione o deterritorializzazione, seguite da un rinnovato uso e organizzazione dello spazio, ovvero rispazializzazione o riacculturazione, in funzione della megalopoli, frutto della saldatura di tante città che compongono una rete unica e solida.
La megalopoli ha tuttavia divisioni interne, discriminazioni etniche, compresenza di permanenze urbanistiche del passato e di nuove urbanizzazioni.