Prevenzione e cura delle lesioni da decubito in Terapia Intensiva
Tutto quanto serve per orientarsi nella cura delle lesioni da decubito per le professioni sanitarie (7 pagine formato doc)
" Prevenzione e cura delle piaghe da decubito in terapia intensiva" " Prevenzione e cura delle piaghe da decubito in terapia intensiva" _______________________________________________________ PREMESSAL' ulcera da pressione è una lesione cutanea ad evoluzione necrotica che interessa la cute, il derma e gli strati sottocutanei fino a raggiungere i muscoli, quindi tutti gli strati che sono tra la superficie di appoggio e l'osso sottostante ed è il risultato della continua e costante compressione locale che interferisce con l'apporto ematico dei tessuti e provoca ischemia e necrosi.
Per meglio comprendere come ciò avvenga, va detto che la pressione sanguigna nel distretto microvascolare è di 30-35 mmHg all'estremità arteriolare mentre discende a 14-16 mmHg all'estremità venosa con una pressione capillare media di circa 20 mmHg. Quando la pressione nel punto di appoggio supera i 35 mmHg si ha arresto della circolazione ed ischemia tissutale. E' stato dimostrato che per una persona sdraiata su un comune materasso la pressione media a livello delle varie zone di appoggio e soprattutto in corrispondenza delle prominenze ossee (sacro, trocantere, talloni) varia tra i 21 e i 71 mmHg. In condizioni normali il limite della tolleranza alla compressione viene raramente oltrepassato perchè il fastidio provocato dall'ischemia sollecita il soggetto al cambiamento di posizione. E' altresì dimostrato che risulta essere più dannosa una pressione lieve esercitata per lungo tempo che una pressione forte per brevi periodi di tempo. Oltre che per la pressione, le piaghe da decubito possono formarsi anche per effetto di forze di stiramento che facendo scorrere i piani molli rispetto alle superficie scheletriche, strozzano, in un certo senso, le arterie perforanti che nutrono la pelle. La comprensione delle modalità di insorgenza, la precoce prevenzione, la conoscenza del tipo di trattamento da porre in atto, riducono i rischi e limitano l' incidenza delle piaghe contribuendo in modo determinante alla cura, alla riabilitazione ed al recupero totale della persona. PROBLEMATICHE ASSISTENZIALI Le problematiche cliniche inerenti all'ulcera da pressione riguardano sostanzialmente tre aspetti: l' individuazione dei pazienti a rischio, l'attenta sorveglianza delle aree a rischio e l'esatta identificazione dello stadio evolutivo della lesione ulcerativa. Pazienti a rischio Pazienti anziani: il 70% delle ulcere da decubito si verifica in pazienti ultra settantenni. Mielolesi: poichè affetti da deficit di sensibilità ed immobilità, incontinenza, deplezione proteica. Miastenici: poichè affetti da ipomobilità. Pazienti affetti da sclerosi multipla: per il deficit di mobilità, la spasticità e la frequente incontinenza. Pazienti oncologici: in presenza di cachessia, anemia, malnutrizione, febbre. Diabetici: in quanto affetti da neuropatia ed angiopatia. Pazienti immunodepressi. Pazienti sottoposti ad emofiltrazione continua: per la prolungata immobilità. Pazienti portatori di appare