La letteratura spagnola dell'Ottocento
Sintesi del libro di letteratura spagnola "L'Ottocento" di Maria Grazia Profeti (17 pagine formato doc)
IL
TEATRO: Nella
Spagna di Fernando, la crisi postbellica, l'esilio di numerosi
letterati e la diffusa censura impedirono lo sviluppo di una vita
culturale indipendente, in grado di rinnovare il panorama teatrale.
L'amnistia che consentì il ritorno degli esiliati, e la
progressiva liberalizzazione dell'attività politica all'inizio
del regno di Maria Cristina, favorirono la rapida espansione delle
nuove idee e del movimento romantico.
I primi vent'anni del secolo,
segnati da eventi bellici, furono di grande povertà, per lo
scarso numero di opere originali e per il basso livello di cultura
teatrale (lo stato dei teatri, la formazione degli attori e le
rappresentazioni delle opere). L'intervento del francese Grimaldi, a
partire dagli anni '30, fu cruciale: egli, grazie alle sue doti
manageriali, riuscì a provvedere alla preparazione di una
maggiore offerta di opere e a migliorare la professionalità
degli attori e le caratteristiche tecniche dello spettacolo. Alcuni
passi importanti per migliorare la formazione degli attori vennero
fatti con la fondazione, nel 1830, del Real Conservatorio di Maria
Cristina. L'impostazione verso una maggiore naturalezza di
interpretazione era stata data dal celebre Isidoro Máiquez,
uno dei migliori attori del secolo. La lingua spagnola, i gesti, gli
affetti e le passioni diventarono oggetto di vero studio.