Macroeconomia

Nel corso di microeconomia un messaggio centrale è stato che prezzi e quantità sono determinati dalla tendenza verso un equilibrio tra domanda e offerta su ciascun mercato. (162 pagine formato doc)

Appunto di corsa141199
Nell'impostazione marginalista/neoclassica lo studio dell'equilibrio tra domanda e offerta è tradizionalmente visto come utile per la spiegazione della realtà in quanto – si è tradizionalmente sostenuto in questa impostazione – l'equilibrio tra domanda e offerta indica la situazione verso cui gravita ogni mercato, e pertanto indica in genere sufficientemente bene sia la media delle effettive situazioni di mercato, sia la situazione in prossimità della quale possiamo aspettarci che l'economia si trovi la maggior parte del tempo.
In altre parole, i mercati non sono continuamente in equilibrio; la situazione normale è di non-equilibrio, ovvero di squilibrio (anche detto, con un anglicismo, disequilibrio); i prezzi di mercato possono essere, in ogni dato momento, maggiori o minori di quelli di equilibrio; ma la tendenza all'equilibrio fa sì che quest'ultimo indichi in genere bene la media degli effettivi prezzi di mercato e delle effettive quantità scambiate; e in economia quel che conta è soprattutto la determinazione della media delle quantità scambiate di ciascuna merce, e dei prezzi a cui vengono scambiate, perché data l’irregolarità degli scambi la teoria economia non può ambire a più che a determinare le medie, e inoltre per molte questioni sono appunto le medie che sono rilevanti. Ad esempio, la convenienza a mettere su un’azienda agricola va valutata tenendo presente che i prodotti agricoli verranno venduti a prezzi certamente oscillanti di mese in mese e di anno in anno, per cui quel che conta è la media dei prezzi a cui questi prodotti potranno essere venduti sulla serie di anni sui quali si devono ammortizzare gli investimenti fissi necessari a mettere su l’azienda..